di Mariella Continisio
Fra i 30 e i 40 gli studenti del Politecnico e una decina dell’Università che parteciperanno all’European Innovation Academy lanceranno sul mercato 50 idee innovative in 20 giorni. Questo in sintesi l’obbiettivo di Eia, il programma guidato da prestigiosi acceleratori di start up della Silicon Valley.
Per venti giorni i giovani aspiranti imprenditori potranno lavorare sulla propria idea di business guidati da esperti aziendali o universitari che forniranno strumenti, metodologia ed esperienza. Talento, imprenditorialità e innovazione saranno le parole chiave che guideranno i giovani aspiranti imprenditori nell’incontro con esperti d’azienda al Lingotto Fiere.
Dopo Nizza, a Torino nei prossimi cinque anni e per tre settimane, dal 10 al 29 luglio, ingegneri informatici, studenti di design, marketing, business ed economia, avranno modo di confrontarsi con oltre 100 relatori ed esperti a costante contatto con investitori d’oltreoceano ed europei. Il capoluogo piemontese, per la prima volta, sarà un laboratorio creativo dove lanciare nuove idee imprenditoriali.
“Torino è sempre più un’eccellenza nel campo della ricerca e dell’innovazione, una città di start up e punta a diventare sempre di più una grande città universitaria e l’European Innovation Academy è un evento che rafforza ulteriormente queste scelte” ha detto il sindaco Piero Fassino intervenendo alla presentazione dell’iniziativa ed ha aggiunto “La prossima settimana si concluderà l’esame, da parte dell’Ue, delle città che si sono maggiormente caratterizzate per innovazione, e delle due italiane una è Torino“.
L’iniziativa è promossa da Politecnico di Torino – che per rendere l’Ateneo sempre più internazionale e attrarre attori dell’ecosistema internazionale, ha sottoscritto un accordo con Eia nel giugno 2015 – e dall’assessorato alle Politiche educative della Città, guidato da Mariagrazia Pellerino, in collaborazione con Università degli Studi, Camera di Commercio di Torino e Unione Industriale.
“Si tratta di un progetto finalizzato a migliorare l’apporto delle nuove generazioni al sistema produttivo – ha sottolineato Pellerino – creando tra sistema universitario e quello produttivo una virtuosa relazione. Uno dei modi per rispondere alla crisi è anche quello di insegnare ai giovani a creare occasioni di lavoro attraverso la messa a disposizione del mercato delle loro capacità innovative”.
Tra i partecipanti all’incontro c’era anche Francesca Lananuzzi, studentessa al V anno di ingegneria gestionale al Politecnico di Torino, che lo scorso ha partecipato all’edizione di Eia che si è svolta a Nizza. Qui, insieme ad altri quattro compagni, ha creato un’app che consente di fornire servizi ai passeggeri che, a causa di eventi diversi, non hanno potuto prendere l’aereo (una legge del 2005 prevede questa possibilità) e a cui è dovuto il rimborso del biglietto. Francesca e il suo gruppo hanno già sottoscritto un contratto e ricevuto da un fondo svizzero, Venture Kick, 130mila franchi.
L’evento accoglie ogni anno professionisti e giovani universitari provenienti dai più importanti atenei del mondo, tra i quali Berkeley University, Stanford University, London School of Business, Princeton, Tshingua University, Est China University Science e Technology. Invitati anche i talent scout dei più grandi gruppi internazionali: Amazon Web Services, Robert Bosch VC, Alchemist Accelerator, Inter Capital e molti altri ancora.
“A Torino – ha osservato il presidente Eia, Alar Kolk – ci sono tecnologia, industrie e conoscenza e vogliamo portarla nella mappa delle grandi capitali dell’innovazione“.
“L’ambiente imprenditoriale che si è creato attorno al nostro Ateneo ha caratteristiche uniche che ne fanno una realtà di primo piano a livello non solo nazionale e lo sviluppo dell’imprenditorialità e del trasferimento tecnologico è uno dei nostri obiettivi strategici”, commenta il Rettore del Politecnico Marco Gilli, che prosegue: “Poter ospitare nel nostro campus un evento così prestigioso come la European Innovation Academy sarà una grande opportunità per accrescere ulteriormente la nostra capacità di proporre innovazione e di creare impresa, ma anche un’occasione per Torino per far crescere la propria cultura imprenditoriale sul territorio e di consolidare la sua reputazione internazionale di città innovativa e culla di StartUp”.
Eia porterà a Torino le metodologie di rilevazione e analisi dei dati e tutoraggio imprenditoriale nate nella Silicon Valley. E come ha aggiunto Germano Paini, dell’Università di Torino: “Questa iniziativa si innesta sul più ampio progetto Torino Città Universitaria ed è un’opportunità che consentirà agli studenti di fronteggiare le sfide e i coetanei più bravi di loro, da cui c’è sempre da imparare, in un contesto di multidisciplinarità”.
I partecipanti, suddivisi in piccoli gruppi multidisciplinari, dovranno sviluppare un business partendo da un’idea iniziale o dalla propria startup. Nella prima settimana i giovani individueranno l’idea e i prodotti, nella seconda sarà creato il prodotto di base e nella terza sarà effettuato il test di mercato per verificarne l’appettibilità per i consumatori. I giovani saranno quotidianamente monitorati e supportati da leader del settore e professionisti.
“Questa iniziativa contribuisce ad accelerare la crescita delle imprese innovative, preparandole ad affrontare il mercato internazionale. Per questo abbiamo contribuito concretamente, permettendo la partecipazione gratuita a 5 aziende innovative torinesi, ciascuna con 3 partecipanti” ha precisato Guido Bolatto, segretario generale della Camera di commercio di Torino. E Riccardo Rosi vice direttore dell’Unione Industriale ha posto l’accento sulla “capacità dei giovani di dare vita a nuove imprese ad alto contenuto tecnologico, che costituiscono anche la nostra naturale proiezione futura”.
Al termine del percorso i progetti migliori saranno presentati davanti ad una giuria di Venture Capital professionisti e i più interessanti saranno finanziati dagli investitori.