Porte, infissi, scale, pavimenti, mobili: è di legno molta parte dell’arredo delle case in cui viviamo. Ma ormai da qualche anno con questo materiale si costruiscono anche ville, isolati urbani e persino grattacieli. A far propendere per questa scelta ragioni di sostenibilità – oltre ad essere ecologici, gli edifici in legno sono veri e propri depositi di C02 stoccata – , leggerezza, versatilità e una resistenza cresciuta con il progresso delle tecniche utilizzate e dei trattamenti a cui viene sottoposto.
Con l’obiettivo di incrementare il potenziale circolare e sostenibile delle costruzioni in legno, riducendo l’impatto del settore delle costruzioni sull’ambiente, e sviluppare soluzioni innovative per il suo uso in edilizia, la Giunta comunale ha approvato martedì scorso l’adesione della Città al progetto Woodcircles.
Nel corso della costruzione e della demolizione di edifici vengono prodotte tonnellate di rifiuti e scarti con un impatto notevole sull’ambiente. Indicato come responsabile del 40 per cento delle emissioni di gas serra, il settore delle costruzioni è al centro del Green Deal europeo, tra i cinque individuati dall’UE su cui agire prioritariamente per accelerare la transizione ecologica.
Diventa pertanto necessario proporre anche per l’edilizia modelli virtuosi ispirati al concetto di economia circolare che consentano di sostituire prodotti a base fossile con altri ‘carbon silk’ e, insieme, di ridurre la dipendenza dell’Europa dalle risorse non rinnovabili, tagliare le emissioni di gas serra e diminuire la produzione di rifiuti.
Così dagli scarti del legno i partner del progetto Woodcircles si propongono, anche attraverso un suo riuso creativo, di ottenere nuovi prodotti finiti e contestualmente, grazie all’adozione di sistemi costruttivi ottimizzati per lo smontaggio, di aumentarne in modo significativo i tassi di riciclo.
Finanziato dall’Unione Europea con oltre oltre 7 mln e 500mila euro il progetto, che ha come capofila l’Istituto Tecnologico Danese, vedrà collaborare 22 partner internazionali per un periodo di 48 mesi. La città di Torino, alla quale andranno 175mila, ha coinvolto fin dalle prime fasi progettuali partner locali chiave per attivare la filiera circolare sul legno e sulle costruzioni quali Envipark (che ha ottenuto un ulteriore finanziamento di 118mila euro) e le società Iren e Iren Ambiente , per loro un finanziamento di 165mila euro.