Nell’ambito del programma di “Nutrire la Città” la Sala Bobbio della Curia Maxima ha ospitato questo pomeriggio il seminario di presentazione delle attività educative previste da EAThink2015. Eat local, think global è lo slogan che accompagna il progetto che ha l’obiettivo di rendere consapevoli gli studenti dell’importanza dell’accesso a un’alimentazione sana e sostenibile per tutti. Più in generale, il progetto intende rafforzare le competenze e le conoscenze degli insegnanti delle scuole primarie e secondarie nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza mondiale.
Sono oltre 800 milioni le persone soffrono la fame, mentre i paesi più ricchi hanno più cibo di quanto sono in grado di consumare. Il sistema alimentare industriale impatta negativamente sull’ambiente e sulla salute delle persone. I diritti dei contadino sono minacciati in tutto il mondo da interessi che coinvolgono politica e finanza.
“La fame – ha ricordato nel suo intervento di saluto l’assessore all’Innovazione e Ambiente della Città di Torino, Enzo Lavolta – è una violazione dei diritti del cittadino e ostacola il progresso sociale e quello politico. Per questi motivi – ha sottolineato – abbiamo deciso di inserire nello Statuto della Città il tema del diritto al cibo adeguato.”
Un diritto che, nel caso di Torino, è sostanziale, non parte da un assunto teorico ma da attività già da tempo avviate. Tanti sono infatti i progetti che rientrano nell’ordinaria amministrazione dell’ente e si prestano ad essere la base di politiche locali del cibo coordinate: dal progetto Tocc – Torino città da coltivare – alla promozione degli orti urbani, i farmer market, la ristorazione scolastica e l’educazione alimentare, le mense benefiche, la cultura del cibo – Salone del Gusto e Slow Food – alle attività di cooperazione internazionale.
Per maggiori informazioni sul progetto EAThink2015: http://eathink2015.org/it/