Sostenere lo sviluppo continuando a investire nelle trasformazioni urbane e mantenere alta e di qualità l’offerta complessiva dei servizi comunali, senza ricorrere alla leva fiscale per compensare la diminuzione di risorse disponibili. Queste, in sintesi, le linee guida del bilancio di previsione approvato questa notte dalla Sala Rossa. La fase di discussione si era conclusa ieri mattina con l’intervento del sindaco Piero Fassino. Parlando ai consiglieri Fassino ha evidenziato tra gli obiettivi di bilancio quello “di lasciare inalterata l’offerta dei servizi ai cittadini”, ricordando che “quest’anno abbiamo assistito 6mila disabili e 9mila anziani (di cui 2mila non autosufficienti), abbiamo tenuto aperte 236 strutture residenziali e diurne, aiutato 800 persone nell’emergenza freddo e siamo intervenuti per risolvere quasi 3mila dei 4mila e cinquecento sfratti (erano 2mila e 300 nel 2010) e che, per il sistema scolastico, abbiamo fornito 8 milioni di pasti, 21mila passaggi degli studenti nei laboratori di Iter, quasi 5mila posti in asili nido (2/3 noi, 1/3 scuole paritarie, a cui abbiamo aumentato il contributo) e stiamo investendo sulla sicurezza degli edifici scolastici.”
Inalterati gli stanziamenti per welfare e servizi educativi, nessuna perdita di dinamismo sul fronte degli investimenti. Fassino ha annunciato che “a settembre inaugureremo un polo residenziale universitario in via Caraglio, altri ne metteremo a bando in partnership con privati. Abbiamo progettato una politica di investimenti con la Cittadella sportiva della Continassa, la linea 1 della metro Nizza-Bengasi e la linea 2, il Centro tecnologico del Moi, la Variante 200, il campus universitario nell’ex Manifattura Tabacchi, i poli di residenze universitarie”. A proposito di investimenti il sindaco ha ancora ricordato che “ogni anno la città destina 100 milioni di euro alla cultura: 25 da privati, 30 dal Comune, 15 dalla Regione, 30 dallo Stato e inoltre – ha aggiunto Fassino – accompagnati da Governo e istituzioni finanziarie stiamo lavorando per attrarre investimenti stranieri”.
L’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni, nella replica agli interventi dei consiglieri comunali aveva sottolineato che “l’Amministrazione ha fatto del suo meglio per garantire risorse al welfare, una vetrina della città sulla scena nazionale ed internazionale e il proseguimento di investimenti strutturali”. Per il responsabile delle politiche finanziarie di Palazzo Civico una visione economica non comprende solo agli aspetti produttivi e finanziari, ma pure quelli sociali. “Se non c’è investimento nel breve periodo, non si crea reddito e il reddito non creato, domani è costo per il welfare. La visione della Città – ha concluso Passoni – non è solo inseguire un problema e risolverlo, ma è tenere insieme un equilibrio di più fattori. Mantenerlo e migliorarlo rappresenta e rappresenterà la sfida per Torino e suoi amministratori”.