La cultura d’impresa è tradizione, lavoro, innovazione: il riconoscimento di “Capitale della cultura d’impresa 2024” è stato assegnato da Confindustria alla nostra città premiando il progetto corale con cui è stato costruito il dossier di candidatura, il cui titolo “Torino, spazio al futuro” rappresenta ora il filo conduttore che lega gli eventi promossi dall’Unione Industriali Torino nel corso del 2024.
Il programma predisposto vuole pertanto rappresentare e valorizzare, con un approccio storico e prospettico, il Made in Italy, le eccellenze produttive locali e il legame con il territorio, il patrimonio di conoscenze, l’ingegno e la visione di chi sa “fare impresa”. Torino, nell’arco dell’intero anno, diventa così il fulcro di un ricco e articolato calendario di iniziative ed eventi, in molti casi d’interesse nazionale, pensati con l’obiettivo di raggiungere l’intera cittadinanza, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni e al coinvolgimento delle scuole.
“Sono molto onorata di portare il saluto della Città di Torino – ha affermato l’Assessora al Lavoro della Città di Torino Gianna Pentenero alla presentazione di Torino Capitale della Cultura d’Impresa – perché oggi si sta scrivendo un pezzo di storia cittadina che guarda al futuro. Abbiamo bisogno di una narrazione completa, ma soprattutto di una narrazione positiva della storia, del presente e del futuro. Un futuro che oggi riusciamo a descrivere e a spiegare grazie a tutte le imprese del nostro territorio, grazie alla forza, alla storia, alla tradizione di questo territorio. Ma a questo si affianca una parola: formazione, che invece punta a integrare i giovani e le competenze che dobbiamo cercare tra le nuove generazioni. L’intelligenza dei nostri imprenditori, l’intelligenza dei nostri ragazzi e delle ragazze del nostro territorio devono trovare una nuova sintesi, una nuova forza. Certamente abbiamo bisogno delle nuove generazioni e sappiamo anche quanto le nuove generazioni siano generazioni diverse rispetto a quelle che abbiamo accolto all’interno delle nostre realtà produttive all’interno dei nostri sistemi del lavoro fino ad oggi. E dobbiamo avere la capacità di leggerle, la capacità di accoglierle e la capacità di accompagnarle”.
“Coerentemente con lo slogan scelto – commenta il presidente Giorgio Marsiaj – abbiamo dato vita a un palinsesto espressione della volontà di guardare avanti, di esplorare le nuove frontiere dell’impresa, di anticipare le tendenze e le sfide del domani, attraverso un percorso che si propone di raccontare la storia, il presente e il futuro di Torino come città industriale, tecnologica e creativa. A condurci è stata l’ambizione di riuscire a coinvolgere l’intera comunità torinese in tutte le sue dimensioni, nella convinzione che la cultura d’impresa riguardi ciascun componente della collettività e non si possa parlare di vera cultura se essa non investe la società nel suo complesso. Ma i primi destinatari di questa iniziativa non possono che essere i nostri giovani, perché è a loro che dobbiamo lasciare in eredità una città attrattiva, dinamica e sostenibile”.
Alcune delle più significative manifestazioni cittadine sono state scelte come palcoscenico e cassa di risonanza per le tematiche connesse alla cultura d’impresa e andranno ad aggiungersi alle iniziative delle imprese partner e ad una serie di eventi realizzati ad hoc presso il Centro Congressi dell’Unione Industriali Torino. Fondamentale anche la connessione con altre località italiane in virtù della loro tradizione imprenditoriale e produttiva: in Piemonte sono infatti coinvolte anche le città di Ivrea, Biella, Alba e Cuneo, e sono previste azioni congiunte con Genova, Milano e Napoli.
L’avvio della programmazione avverrà lunedì 19 febbraio con l’evento “Spazio al Futuro – Giovani, imprese e territori” durante il cui svolgimento al Centro Congressi dell’Unione Industriali Torino, nel tardo pomeriggio, la città celebrerà simbolicamente l’avvenimento proiettando sulla Mole Antonelliana il logo di “Torino Capitale della cultura d’impresa 2024”.
Per guidare il pubblico all’interno della programmazione e orientarlo nella scelta delle numerose opportunità di approfondimento tematico, la maggior parte delle quali aperte alla libera partecipazione della cittadinanza e alcune altre riservate alle aziende associate all’Unione Industriali Torino, è stato realizzato un apposito sito web, consultabile all’indirizzo www.torinospazioalfuturo.it, dov’è possibile prendere visione di tutti gli appuntamenti in cartellone. Uno strumento di informazione concepito come work in progress che andrà man mano a essere integrato e ad arricchirsi nel corso dell’anno e che al momento illustra prevalentemente gli appuntamenti previsti in primavera e in estate.
Sempre sul fronte delle azioni di comunicazione e diffusione dell’iniziativa, “Torino Capitale della cultura d’impresa 2024” si avvarrà di una campagna promozionale firmata dalla storica agenzia torinese Armando Testa, che si è messa a disposizione dell’Unione Industriale Torino offrendo il proprio contributo per questa importante occasione di valorizzazione del capoluogo piemontese.
Analogamente, numerose altre realtà cittadine hanno scelto di fornire un concreto contributo alla realizzazione delle attività dell’anno, a partire dalla Camera di Commercio di Torino, alla quale si affiancano la Fondazione CRT e la Fondazione Compagnia di San Paolo che hanno aderito al programma di partnership promosso dall’Unione Industriali Torino, così come hanno fatto aziende quali BPER Banca, Lavazza Group, Sistemi (Premium partner), Iren, Reale Mutua, Umana (Advanced partner), Alpitour World, Aon, Edison, Eni, Fresia Alluminio, GCerti, Xori Group (Plus partner).
L’iniziativa “Capitale della cultura d’impresa” è un progetto di Confindustria nato nel 2019, sulla scia delle Capitali della cultura promosse dal Ministero della Cultura, per valorizzare le economie locali e la vocazione manifatturiera dei territori, mettendo in luce l’importante ruolo delle Associazioni nell’ecosistema produttivo. Hanno precedentemente ottenuto il titolo di Capitali della Cultura d’impresa le città di Genova nel 2019, Alba nel 2020/21, l’area Padova-Treviso-Venezia-Rovigo nel 2022 e Pavia nel 2023.
Al fianco dell’Unione Industriali Torino quale soggetto promotore, hanno contribuito al documento di candidatura i membri del Comitato d’Onore istituito per l’occasione e composto – oltre che da Giorgio Marsiaj anche in veste di presidente della Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali – dal sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo, dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dal presidente della Camera di commercio di Torino, Dario Gallina, dai rettori del Politecnico e dell’Università, Guido Saracco e Stefano Geuna, dai presidenti della Fondazione CRT e della Fondazione Compagnia di San Paolo, Fabrizio Palenzona e Francesco Profumo. Preziosa, infine, la collaborazione e il coinvolgimento delle altre realtà datoriali del territorio, API Torino, ASCOM Confcommercio Torino e Provincia, Coldiretti Torino, Confagricoltura Torino, Confartigianato Torino Città Metropolitana, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e media Impresa Città Metropolitana di Torino, Confesercenti di Torino e Provincia.