Frenata nei prezzi nel mese di settembre a Torino che, secondo le rilevazioni effettuate dal Servizio Statistica della Città, sono diminuiti dello 0,6% rispetto ad agosto e dello 0,2% rispetto allo stesso mese del 2014. Una tendenza che nei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si conferma nel confronto sui prezzi del mese come dell’anno precedente (-0,3% e -1,0% rispettivamente), mentre per quelli a media frequenza d’acquisto a una variazione, mensile del -1,1% si contrappone una variazione tendenziale del +0,2%. Per i prezzi dei prodotti a bassa frequenza di acquisto si registra invece un aumento dello 0,3% rispetto al mese di agosto 2015 e dello 0,9% sull’anno precedente.
Contestualmente all’inizio dell’anno scolastico a segnare uno degli aumenti più consistenti rispetto al mese di agosto 2015 è il capitolo dell’ “Istruzione” con un +0,7% con variazioni significative nelle classi relative alla scuola dell’infanzia ed istruzione primaria (+2,8%) ed all’istruzione secondaria (+0,9%). Da annotare anche lo 0,9% in più registrato dalla divisione “Comunicazioni” (+0,9%) confermato a seguito dei rincari rilevati nella classe relativa agli apparecchi telefonici e telefax (+3,5%) e lo 0,7% in più registrato dai servizi ricettivi e di ristorazione (+0,7%): valore di segno positivo determinato dagli aumenti nelle classi relative ai servizi di alloggio (+2,5%) ed ai ristoranti bar e simili (+0,1%). Aumento anche per “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,4%) e “Abbigliamento e calzature” (+0,4%), mentre fanno segnare un segno meno “Trasporti”: -3,8% è il consistente ribasso frutto dei marcati cali registrati nelle classi relative al trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (-39,6%), al trasporto aereo passeggeri (-28,2%), in misura minore, ai carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (-4,2%), al trasporto passeggeri su rotaia (-1,1%) ed ai pezzi di ricambio e accessori per mezzi di trasporto privati (-0,1%) e “Ricreazione, spettacoli e cultura (-1,6%) dove la divisione di prodotto assume segno negativo a seguito dei ribassi riscontrati nelle classi relative ai pacchetti vacanza (-17,9%), agli articoli ricreativi e sportivi (-1,3%), agli apparecchi per il trattamento dell’informazione (-1,2%) ed ai servizi culturali (-0,1%).
Tra le più significative variazioni annuali sono da segnalare per la divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” quelle relative a oli e grassi (+5,5%), vegetali (+4,6%), pesci e prodotti ittici (+2,3%), frutta (+2,0%); per “Bevande alcoliche e tabacchi”: tabacchi (+3,9%), alcolici (+2,0%); in “Abbigliamento e calzature”: servizi di lavanderia, riparazione abiti (+2,4%); per “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili”: combustibili solidi (+13,6%), fornitura acqua (+5,8%), raccolta acque di scarico (+5,7%), altri servizi per l’abitazione n.a.c. (+3,6%), gasolio per riscaldamento (-15,6%); in “Servizi sanitari e spese per la salute”: servizi paramedici (+3,3%); per “Trasporti”: trasporto aereo passeggeri (+3,0%), automobili (+2,0%), trasporto marittimo e per vie d’acque interne (-2,3%), carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (-14,7%).