Non capita spesso di ascoltare le note dell’organo a canne del santuario della Consolata. Uno strumento quasi mitologico, per antichità e armonia del suono, che a pochi è stato dato in sorte di ascoltare.
Le note dell’organo sono raccolte, fra le molte altre suggestioni musicali, nel cd Eros & Thanatos della rock band torinese Syndone – fondata nel 1989 da Nilk Comoglio – che, dopo Odysséas, il successo discografico del 2014, propone oggi questo nuovo lavoro. Un album in cui si registrano una gradito ritorno e una straordinaria presenza: Ray Thomas, cantante e flautista dei leggendari Moody Blues che torna in casa Syndone a quattro anni da La Bella è la Bestia, e l’ex Genesis Steve Hackett, che arricchisce con la sua espressiva chitarra Sotto un cielo di fuoco, traccia conclusiva del cd.
Undici tracce per 50 minuti di musica espressiva, a tratti decisamente sinfonica, ispirate alla versione e al commento del Cantico dei Cantici del poeta, filosofo e scrittore torinese, oggi quasi novantenne, Guido Ceronetti.
Un album in cui si intrecciano amore e morte, ma anche guerra e pace. Sono infatti i concetti di Amore puro, di desiderio (qinah), e di morte a dar vita al primo nucleo tematico dell’album che, nella seconda parte, declina il tema dell’Amore attraverso riferimenti alla poesia siriana di autori quali Faraj Barjakdar e Mahmud Darwish.
Ora i Syndone, dopo la recente esibizione a Milano, sono pronti per un tour estivo che toccherà diverse città italiane, per arrivare a Torino in autunno.