di Mariella Continisio
Nelle scuole medie di Torino l’apprendimento della lingua inglese sarà rafforzato grazie alla presenza di teacher assistant. Si tratta del progetto promosso dalla Città di Torino in collaborazione con Wep (World Education Program) che sarà sperimentato il prossimo anno scolastico. Per creare una generazione che conosca bene l’inglese, bisogna fare in modo che l’apprendimento sia precoce, attivando percorsi formativi in un’ottica peer to peer e con tutor di lingua madre.
Intanto la Città ha annunciato alle scuole la possibilità di aderire all’iniziativa, per individuare venti istituti in cui sperimentare il progetto. “Abbiamo promosso con entusiasmo questa iniziativa – sottolinea Mariagrazia Pellerino, assessora alle Politiche educative della Città di Torino – nella convinzione che la scuola debba tornare a essere la più potente leva contro le disuguaglianze, accompagnando tutti, non uno di meno, al successo formativo e scolastico per favorire l’apprendimento. Il progetto pilota prevede la presenza di giovani teacher assistant di lingua madre in orario pomeridiano in alcune scuole secondarie di primo grado con lo stesso modello di Scuola dei Compiti”.
Per favorire il potenziamento della lingua inglese, che continua ad essere uno dei nodi cardine della qualità dell’offerta formativa scolastica, l’organizzazione Wep, che collabora che già collabora con l‘Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, metterà a disposizione delle scuole 20 assistant per due turni di 10/12 settimane ciascuno. Gli assistenti linguistici saranno tutti madre lingua e gli allievi saranno riuniti in piccoli gruppi per favorire l’apprendimento, secondo il modello già positivamente sperimentato di Scuola dei Compiti.
L’insegnamento delle lingue straniere arricchisce le opportunità offerte dalla scuola per sviluppare la competenza linguistica e, già a partire dal trattato di Barcellona del 2002, l’Europa chiede la conoscenza di due lingue straniere oltre alla lingua madre.
Il progetto non prevede alcun onere economico salvo 5 euro per le famiglie all’atto dell’iscrizione Sarà uno scambio tra i teacher assistant interessati a conoscere Torino, a imparare l’italiano e aumentare le loro competenze e la scuola che garantisce l’ospitalità nelle famiglie degli studenti o degli insegnanti per tutta la durata della permanenza a Torino. L’iniziativa arricchisce anche la formazione dei docenti e del personale della scuola che avranno la possibilità di conversare con gli assistenti linguistici durante il pranzo in mensa o in altri momenti della giornata. “Potenziare le lezioni consente alle ragazze e ai ragazzi di acquisire maggiore padronanza dell’inglese senza ricorrere a supporti privati“ spiega Pellerino.
Inoltre la Città favorirà, al mattino, la frequenza di corsi di lingua italiana per i teacher assistant, anche con il coinvolgimento dei Dipartimenti interuniversitari e sulla base di esperienze già avviate per l’insegnamento dell’italiano L2.
Torino ha individuato nel profilo internazionale una strategica del proprio sviluppo al fine di creare le migliori condizioni affinché la città sia sempre di più attrattiva e accogliente per essere scelta come luogo dove studiare, lavorare e viaggiare. In questo contesto il sistema della formazione deve rispondere a questa esigenza ed attivare strumenti per allargare gli orizzonti didattici.
“Il progetto dei teacher assistant, partito nel 2013 in modo sperimentale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, ha già coinvolto oltre 14 mila studenti – sottolinea – . Dal monitoraggio realizzato con l’Università di Genova è emerso un impatto molto positivo non solo sull’apprendimento delle lingue, ma anche a livello umano fra tutti i soggetti coinvolti: le scuole, gli insegnanti, i ragazzi, le loro famiglie e gli stessi “assistant”, che sono stati accolti con molto calore. Un successo grazie al quale, da quest’anno, l’iniziativa è stata estesa anche ad altre tre regioni d’Italia”.