di Gabriele Zola, DAMS, Università di Torino
Nell’affascinante cornice di piazza Vittorio Veneto è andato in scena Swing Fever, uno spettacolo di danza in perfetto stile “Ruggenti ‘20”.
Nell’ ultimo pomeriggio della sezione Fringe di questa edizione del Torino Jazz Festival (giunto ormai al suo quinto giorno) gli undici elementi della Gatsby Orchestra hanno sparso note di jazz e swing nella piazza mentre i ballerini delle scuole di ballo Turincats, Max e Serena, Honky Tonk School e Dusty Jazz hanno dato un saggio della loro bravura.
Il pubblico, che nel frattempo cresceva sempre più di numero man mano che la musica andava aumentando come un poetico passaparola, è stato per alcuni minuti con i cellulari puntati a fare foto o video e poi si è lasciato andare alle danze affiancando, chi bene e chi male, chi più e chi meno, i ballerini e abbandonadosi alla musica come in un classico romanzo di F.S. Fitzgerald.
Dai bambini agli anziani, dai competitivi a chi semplicemente si voleva solo divertire, grazie all’improvvisata ballroom nella piazza il ritmo ha ricordato ancora una volta che il jazz è per tutti, in qualsiasi epoca e in qualsiasi cultura.