di Michele chicco
Il cartellone 2015-2016 dell’Orchestra Filarmonica di Torino è ricco di novità. Innanzitutto per la localizzazione territoriale della proposta musicale, che, per la prima volta, si articola su tre diverse sedi. La prima è quella abituale, il Conservatorio, dove il martedì sera il pubblico avrà la possibilità di ascoltare i nove concerti ̶ da ottobre 2015 a giugno 2016. La seconda è il Teatro Vittoria, dove, rinnovando un appuntamento a cui l’Oft ha storicamente abituato il proprio pubblico, la domenica pomeriggio si potrà assistere alle prove generali di quasi tutte le produzioni. La terza, del tutto inedita, è quella delle prove aperte presso la sala multifunzionale di +SpazioQuattro, in via Gaspare Saccarelli, dove sarà possibile assistere al lavoro di preparazione e concertazione dei brani in programma fin dal primo incontro dell’Orchestra con i solisti e i direttori. Tre diverse proposte che moltiplicano le possibilità di fruizione di un cartellone particolarmente ricco di capolavori e curiosità.
Si va dalla Nona Sinfonia di Mahler, in una incredibile trascrizione per diciassette strumenti, alla grandiosa Nelson Messe di Haydn, realizzata insieme al coro dell’Accademia Stefano Tempia; dal Concerto per pianoforte e archi commissionato dall’Oft a Sally Beamish insieme ad altre tre orchestre del Nord Europa alla Quarta Sinfonia di Beethoven; da un concerto interamente dedicato agli strumenti a fiato ad uno scontro barocco tra Italia e Germania; da un programma per archi che pizzicano come un mandolino al meraviglioso Doppio Concerto di Chausson. Si ascolteranno poi i Quadri da un’esposizione di Musorgskij trascritti per archi e il Concerto per pianoforte K. 453 di Mozart, la prima esecuzione italiana di Shuo della compositrice sino-americana Chen Yi e le Variazioni su un tema di Haydn di Brahms, Musica Celestis di Kernis e due numeri da El Amor Brujo di Falla.