di Michele Chicco
“Sta soffiando il vento del cambiamento. Sono passate cinque settimane da quando ho assunto la presidenza ad interim e sono molto soddisfatta. Abbiamo trasformato la sfida in opportunità per rispondere a un attacco. Sarà il simbolo di Torino che alza la testa”. Lo ha detto Mario Montalcini, presidente ad interim della Fondazione per il Libro, aprendo l’incontro a Palazzo Madama per presentare la XXX edizione del Salone di Torino. Erano presenti il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, la sindaca di Torino Chiara Appendino, le assessore alla Cultura di Regione Piemonte e Comune di Torino, Antonella Parigi e Francesca Paola Leon. “Sarà un Salone dell’accoglienza e della narrazione attraverso temi nazionali e internazionali”, ha aggiunto Montalcini.
Il Salone si svolgerà 18 al 22 maggio 2017.
“Faremo la nostra parte come istituzioni. A chi diceva che non ci sarebbe stato rispondiamo con il grande entusiasmo dimostrato oggi da tutti”. Così la sindaca di Torino, Chiara Appendino, alla presentazione della 30/a edizione del Salone del Libro di Torino.
“E’ un salone di cui Torino e il Paese devono essere orgogliosi. Il rapporto con la città sarà forte”. Così Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro di Torino. “Sono stato in giro per l’Italia e all’estero per trovare qualche consulente. Sarà un Salone che finirà alle 20 e non si trascinerà fino alle 22.30 e poi ci sarà il Salone Off. Anche dagli editori ho avuto buoni segnali, specie per quanto riguarda la politica degli autori: porteranno a Torino scrittori, filosofi e sociologi”
“E’ passato tantissimo tempo rispetto a 30 anni fa, ma sembra passato molto tempo anche rispetto all’anno scorso. Il Salone del Libro di Torino proverà a farci capire in che mondo viviamo. Sarà innanzitutto il Salone dei lettori e degli editori. Ringrazio quelli che hanno creduto in noi, i piccoli e grandi che ci sono. Avvicinati a noi, alcuni ci hanno chiesto di raddoppiare gli spazi. Non tradiremo l’affetto”. Ha continuato il direttore Nicola Lagioia. “Sarà il Salone degli scrittori, dei bambini, dei ragazzi, delle scuole, delle biblioteche, delle librerie, spina dorsale della promozione del libro e della lettura”, sottolinea Lagioia,” e anche il Salone della scienza, dove si discuterà anche di politica e di economia, si parlerà di diritti, di arte e fotografia, di giornalismo culturale, di libri e cinema, di fumetti, di cibo, di religioni, di Italia e di Europa. Dialoghiamo con realtà come Museo Egizio, Museo Cinema, biblioteche civiche, Scuola Holden, Artissima, Terramadre, Torino comics, Circolo dei lettori. Torino prima di tutte ha saputo puntare sulla cultura, il Salone dialogherà con la città e la città con il Salone”.
Alla 30/a edizione del Salone del Libro, lavoreranno migliaia di volontari della Sindone e dell’Olimpiade. L’intenzione, dunque, è quella di fare ricorso ad una formula che a Torino ha avuto grande successo e che ha fatto la fortuna degli eventi per cui è stata utilizzata.
A margine della conferenza stampa di presentazione a Palazzo Madama, l’Assessora alla Cultura Francesca Paola Leon ha annunciato che mercoledì 23 novembre a San Benedetto del Tronto saranno consegnati i 2.000 libri di narrativa e saggistica per bambini e adulti che i torinesi, durante Portici di Carta, hanno donato agli abitanti di Arquata del Tronto, colpiti dagli ultimi tragici eventi sismici. La raccolta di libri era stata organizzata a ottobre nell’ambito di Portici di Carta, iniziativa legata al Salone Internazionale del Libro di Torino, dove 120 librai, editori e bouquinistes, hanno venduto con due chilometri di bancarelle, sotto i portici in pieno centro cittadino, tutti i libri che
normalmente offrono nelle proprie librerie.