Benvenuto a Torino, Signor Presidente. Grazie per aver voluto inaugurare il Salone del Libro, il più importante evento editoriale del nostro Paese, in un’edizione particolarmente significativa, nell’anno di Expo Milano 2015.
La Sua decisione di scegliere questo evento per la sua prima visita ufficiale a Torino è una conferma dell’attenzione che da sempre Lei, Presidente, riserva alla cultura e alla forza creativa e intellettuale del nostro Paese.
Questo Salone – nato trent’anni fa per la preveggenza e la determinazione di Guido Accornero – è cresciuto anno dopo anno come il più importante appuntamento italiano dedicato al libro e uno dei principali saloni europei. Ne sono testimonianza gli 11.000 editori presenti e l’ampio numero di autori e esperti di ogni disciplina che in pochi giorni proporranno a centinaia di migliaia di visitatori un ricchissimo programma di appuntamenti e di dibattiti sui temi più attuali e insieme più incisivi del tempo che viviamo.
Nell’ampia offerta culturale che, anno dopo anno, Torino ha voluto e saputo costruire, il Salone rappresenta un pilastro di quel sistema culturale su cui la nostra città ha investito e su cui ha costruito la sua nuova identità.
Il profilo industriale, che ha caratterizzato la città per un secolo, si è allargato a nuove vocazioni, tutte ruotanti intorno all’economia della conoscenza. Torino è oggi centro di eccellenza nella ricerca e nell’innovazione tecnologica. Torino è importante città universitaria con Atenei di alta qualità, testimoniata dagli oltre 12.000 studenti stranieri che studiano nella nostra città. E oggi Torino è una città di cultura, con una offerta di eventi culturali ricca e di qualità che ha contribuito a rendere oggi il capoluogo piemontese una delle città d’arte italiane più apprezzate e visitate, meta ogni anno di flussi turistici in costante crescita. Basti pensare che nei due ultimi weekend sono stati staccati dai nostri musei 110.000 biglietti.
Anche quest’anno il Salone ha una forte dimensione internazionale, che vede in questa edizione paese ospite d’onore la Germania, coniugandosi perfettamente con ‘Torino Incontra Berlino’, rassegna organizzata dalla Città lungo tutto il 2015 per avvicinare all’arte e alla cultura della metropoli tedesca. E la presenza della Buchmesse – il più prestigioso evento mondiale del libro – cade a pochi mesi dal vertice italo–tedesco dei Presidenti della Repubblica, che intende rilanciare la cooperazione strategica tra i due paesi.
Anche per Torino il 2015 è un anno straordinario, per numero e qualità degli eventi programmati per accompagnare l’Expo di Milano, e per offrire l’opportunità di scoprire Torino ai visitatori dell’Expo.
Nei musei cittadini vengono proposti nuovi allestimenti come il nuovo Museo Egizio e le grandi mostre che spaziano da Leonardo a Raffaello, da Modigliani e all’Arte Contemporanea. A questo salone seguiranno da qui alla fine dell’anno il Festival internazionale del Jazz e la stagione estiva del Regio, Mito, Artissima, il Torino Film Festival.
Quest’anno Torino è capitale europea dello sport con eventi agonistici in ogni disciplina. La città ospiterà importanti eventi congressuali internazionali quali il Convegno Mondiale delle Camere di Commercio e il Terzo Forum Mondiale dello Sviluppo Locale Sostenibile.
Da alcune settimane la cattedrale di San Giovanni Battista è meta di centinaia di migliaia di persone giunte in città per venerare la Sindone, il sudario di Cristo custodito a Torino da quasi mezzo millennio. Evento religioso di grande valore, a cui si accompagnano le celebrazioni del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco.
Insomma: una città dinamica, aperta al mondo, densa di cultura e di sapere, capace di offrire nuove opportunità di sviluppo, di lavoro, di studio, di capacità culturale.
In ventotto edizioni il Salone del Libro è cresciuto enormemente. Il lavoro realizzato in questi anni ne ha consolidato il ruolo a Torino e anche il suo posizionamento di primario valore in Europa. Questo si deve al grande impegno profuso da tutta la compagine della Fondazione per il libro e, soprattutto dal suo Presidente Rolando Picchioni e dal suo Direttore Editoriale Ernesto Ferrero, che hanno avuto la capacità di immaginare, di essere visionari, di pensare a qualcosa che non esisteva e di dargli corpo e forza.
Il futuro, pur in un contesto di risorse economiche più contenute, non può essere meno ambizioso del passato. E’ una priorità per la Città di Torino, insieme a tutte le istituzioni e tutta la squadra che costituisce la Fondazione del Libro, lavorare per mantenere il Salone del Libro tra le eccellenze dell’offerta culturale capace di esprimere Torino e il suo territorio. Un’offerta culturale che continui a svolgere l’odierna funzione di motore per lo sviluppo economico del territorio e la crescita sociale della comunità.
In bocca al lupo dunque a questa nuova e attesa edizione. Da parte mia l’augurio è che possa regalarci come sempre emozione e suggestioni, che ci “meravigli”.
Perché, per dirla con Platone, “la meraviglia è propria della natura del filosofo, e la filosofia non si origina altro che dallo stupore”.