Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra a Torino, in quella che sarà la prima tappa di una tournée europea che segna l’addio del Maestro alla compagine statunitense, dopo tredici anni alla sua direzione e la nomina a direttore musicale emerito a vita. L’evento, nato da un’idea dell’assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia, è una coproduzione della Fondazione per la Cultura Torino e di Lingotto Musica, alla loro prima collaborazione, e ha già registrato il tutto esaurito.
“Il ritorno del Maestro a Torino per questo concerto” – ha dichiarato l’assessora Rosanna Purchia lo scorso anno, presentando l’iniziativa – “è il primo esempio di una grande collaborazione fra queste due importanti realtà del territorio. Per noi costruire un sistema che rafforzi la musica è un must e con questo evento abbiamo anche voluto dare un segnale vero di solidarietà”.
Oltre a essere l’occasione per promuovere la rassegna dei Concerti del Lingotto, che nel 2024 festeggia i suoi 30 anni di attività, e il festival MITO SettembreMusica, il concerto ha anche una finalità benefica, contribuendo a sostenere le attività dell’Istituto di ricerca sul cancro di Candiolo.
Anche il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha espresso la sua soddisfazione: “È un vero piacere accogliere nuovamente a Torino il Maestro Muti dopo il grande successo del Don Giovanni nel 2022 al Teatro Regio, dove tornerà in primavera per dirigere Un ballo in maschera di Verdi. Questo appuntamento sarà reso ancor più prestigioso dalla presenza di una delle orchestre più blasonate al mondo, la Chicago Symphony Orchestra, che non vediamo l’ora di ascoltare. Un concerto di livello internazionale che avrà anche la finalità altrettanto importante di favorire le attività di fundraising di un’altra eccellenza che ha sede sul nostro territorio, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro».
Il programma impaginato dal Maestro Muti per la tappa torinese della Chicago Symphony Orchestra è un florilegio tutto mediterraneo affidato alla Sinfonia n. 4 in La maggiore op. 90 di Felix Mendelssohn, detta Italiana perché ispirata dall’esuberanza di colori e di vita che l’animo dell’artista riportò dal soggiorno in Italia durato dal 1830 al 1832, e alla fantasia sinfonica Aus Italien op. 16 che il ventiduenne Richard Strauss compose nel 1886 per rievocare le impressioni riportate dal suo primo viaggio nel Bel Paese. Apre la serata la prima esecuzione italiana di The Triumph of the Octagon di Philip Glass, commissionato nel 2023 dalla Chicago Symphony. Dedicato alla pianta ottagonale della famosa fortezza federiciana di Castel del Monte in Puglia, il nuovo lavoro del grande compositore minimalista è un omaggio al Maestro Muti e alla sua terra d’origine.
Precede il concerto, alle 18.30 in Sala Berlino, la conferenza introduttiva a cura del musicologo e critico musicale Paolo Gallarati.