MODUS VIVENDI. Trame di viaggi è la nuova mostra organizzata dal Museo Nazionale dell’Automobile “Avvocato Giovanni Agnelli” aperta al pubblico fino a domenica 27 settembre 2015.
Si tratta di un’esposizione di veicoli diventati mitici per aver compiuto viaggi memorabili. Ogni vettura racconta una storia emozionante, alla scoperta di mondi e culture: esplorazioni, avventure attraverso il modus vivendi di ogni singolo Paese, attraverso gli usi e i costumi, le mode, i colori, i cibi. Ma il modus vivendi è anche quello degli uomini e donne che, rinunciando alle comodità in nome della curiosità, questi itinerari li hanno affrontati talvolta accompagnati solo da una macchina fotografica.
Alcuni veicoli hanno attraversato il mondo intero e viaggiato per anni, altri hanno solcato i continenti da Nord a Sud, in condizioni climatiche estreme. Ogni vettura esposta diventa il diario del viaggio che ha compiuto, ogni ammaccatura racconta un aneddoto. Le foto e i filmati che completano l’allestimento sono testimonianza delle difficoltà che i viaggiatori hanno dovuto affrontare nei passaggi complicati e nelle zone impervie ma anche documenti preziosi degli incontri che hanno fatto, delle relazioni che hanno intessuto, della contaminazione creativa che si genera dalle differenze.
Sono 14 le vetture che raccontano il mondo dal finestrino. La Land Rover Aziza 3 109 con la quale il fotoreporter Nino Cirani attraversò, nel 1968, il continente americano da nord a sud, dall’Alaska alla Terra del Fuoco percorrendo oltre 100mila km; la Fiat Campagnola che nel 1951 ha preso parte al Raid Algeri-Cape Town e ritorno percorrendo un totale di 15.000 km e stabilendo il record di percorrenza del Sahara per una vettura con rimorchio; la Lambretta D che, tra il 1956 e il 1959, fece il giro del mondo guidata da Cesare Battaglini; la Willys MB, una delle oltre 640mila Jeep costruite durante la Seconda Guerra Mondiale che, nel 2013, è stata la protagonista dell’Operation Homecoming percorrendo circa milleduecento km per ritornare nella fabbrica dove era stata costruita settant’anni prima; l’Alfa Romeo 6C 2500 Sport che nel 1950 ha percorso la Carrera Panamericana, corsa internazionale che si sviluppava su un pericoloso percorso di tremila km sull’intero territorio messicano; la Lancia Fulvia Coupé che ha partecipato nel 2013 alla 5° edizione della Pechino – Parigi, rievocativa del primo raid svoltosi nel 1907 di cui il Mauto conserva l’Itala Pechino – Parigi; due Ferrari d’eccezione, la 612 Scaglietti che nel 2008 ha affrontato un viaggio di oltre 13.000 km attraverso il subcontinente indiano, il Magic India Discovery e la Ferrari 612 Scaglietti protagonista del tour China Ferrari 15mila Red Miles del 2005; il Camion Cisterna di Overland 1,esposto all’esterno; la Moncenisio Porsche Cayman S Tipo 981, celebre per aver compiuto nel 2014 l’incredibile percorso dell’Arctic Experience raggiungendo Nordkapp, il paese più a nord del mondo sul Circolo Polare Artico. E ancora la PanDakar protagonista per svariate edizioni della Dakar, una delle gare più difficili al mondo. Non solo vetture ma anche moto come la Guzzi Stelvio 1200 NTX che ha percorso in soli 31 giorni 20.500 km attraversando 9 Stati per arrivare a Ulan Bator, capitale mongola. E sempre verso la Mongolia hanno viaggiato la Fiat 127 900 C del 1979 e la Renault 4 TL 965 CC del 1986 che hanno compiuto l’incredibile viaggio da Londra a Ulaanbaatar prendendo parte al Mongol Rally del 2014.
ORARI. Il Museo, in corso Unità d’Italia, è aperto il lunedì dalle 10 alle 14; il martedì dalle 14 alle 19; il mercoledì, il giovedì e la domenica dalle 10 alle 19; il venerdì e il sabato dalle 10 alle 21.