di Mariella Continisio
Due convenzioni per controllare la qualità, la sicurezza alimentare e la rispondenza al capitolato d’appalto della ristorazione scolastica sono state approvate, questa mattina, dalla Giunta Comunale.
Gli accordi, che saranno efficaci dal prossimo anno scolastico 2015/16 e per un biennio, sono stati stipulati tra il Servizio di Ristorazione scolastica della Città di Torino con il Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari e del Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Torino e con il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio.
Nell’anno scolastico appena concluso i bambini e i ragazzi che, ogni giorno, hanno usufruito del servizio di ristorazione scolastica sono stati 58.616 di cui: 4.918 nei nidi d’infanzia e 14.439 nelle scuole materne (entrambi dotati di cucine interne dove si preparano i pasti), 30.444 nelle scuole primarie e 8.815 nelle scuole secondarie di primo grado (in questi ultimi casi i piatti sono preparati e cotti nei centri di cottura e trasportati negli istituti scolastici), per un totale di pasti erogati pari a circa 8 milioni nell’anno.
“Con questa delibera si irrobustisce il sistema di controlli del Servizio di ristorazione scolastica della Città, unendo alla competenza ed esperienza del Laboratorio Chimico della Camera di Commercio, l’autorevolezza scientifica del Dipartimento di Scienze agrarie e veterinarie dell’Università di Torino” ha sottolineato Mariagrazia Pellerino, Assessora alle Politiche educative della Città di Torino, che ha proposto il provvedimento.
l Laboratorio chimico continuerà a occuparsi degli audit nei centri di cottura e nelle singole scuole, rilevando le eventuali non conformità rispetto al capitolato d’appalto, mentre spetterà all’Università un compito di supervisione nelle prescrizioni da impartire alle aziende in modo da trovare le soluzioni più efficaci per superare le irregolarità rilevate.
“Questo nuovo sistema garantirà non solo un controllo ad ampio spettro di tutto il Servizio di ristorazione, ma anche reazioni efficaci e adeguate nel caso di irregolarità – ha continuato Pellerino-. Inoltre, è stato affidato all’Università il compito di indicare tutte le azioni per migliorare, costantemente, la qualità e la sicurezza del cibo proposto alle bambine e ai bambini”.