di Mariella Continisio
Un’aula 3.0 per parlare della scuola del futuro, uno spazio polifunzionale progettato per sviluppare e potenziare le competenze digitali in cui tecnologia e didattica vivono un felice connubio. La classe, a disposizione degli studenti fin da questo pomeriggio, è stata realizzata corso San Maurizio nell’istituto Avogadro, dove questa mattina è stato presentato il progetto “La scuola come la vorrei”. Si tratta di un percorso di formazione per gli insegnanti in cui è centrale l’utilizzo di strumenti digitali sempre più flessibili nell’offrire risposte e opportunità alla didattica che si apre alla interdisciplinarità. L’iniziativa, inoltre, mira a sviluppare la capacità di apprendimento degli studenti, favorendo una maggiore partecipazione, grazie alla possibilità di svolgere lavori di gruppo.
La gestione dell’Aula 3.0 è frutto della collaborazione tra Atenei, scuole, imprese e produttori di tecnologie con l’obiettivo “di coniugare pratiche didattiche, ricerca educativa, esigenze e potenzialità dei territori, alla scopo di creare un forte legame tra apprendimenti e mondo del lavoro” sostengono gli organizzatori.
L’Aula 3.0 rappresenta una rivoluzione del ruolo della didattica, in cui però è centrale quello dell’insegnate che deve interagire con tutti gli studenti. Il fulcro di questo progetto sono i docenti e la loro formazione, azione che si è potuta realizzare in sinergia tra pubblico e privato.
“L’assessore Mariagrazia Pellerino, responsabile delle Politiche educative della Città di Torino – ha sottolineato Tommaso De Luca, dirigente scolastico dell’Istituto Avogadro – ha intuito la grande potenzialità del mettere insieme i vari servizi dai nidi all’università, realizzando, in questi anni del suo mandato, un lavoro straordinario”.
“E’ necessaria un nuova didattica che sappia rispondere ai nuovi processi cognitivi degli studenti. Per questo la formazione dei docenti è un passaggio importante” ha precisato Pellerino intervenendo questa mattina all’incontro.
L’Assessore, tra i tanti progetti realizzati, ha ricordato due iniziative. La costruzione di laboratori informatici in 20 scuole elementari e medie utilizzando pc dismessi delle banche e ricondizionati dagli studenti del Politecnico. In questi mesi se ne stanno allestendo altri 10. Inoltre, su tutti i computer sono stati inseriti applicativi open-source. L’altro progetto, in collaborazione con Metroweb (sta realizzando una rete di telecomunicazioni in fibra ottica a banda ultra larga nella città di Torino), prevede l’installazione di fibra ottica in tutte le scuole di Torino. “Siamo partiti dal quartiere Santa Rita per poi estenderci su tutto il territorio cittadino. Con Metroweb abbiamo previsto contratti per la gestione delle connessioni a costi sostenibili per le scuole” ha concluso Pellerino.