di Cristina Assenzio in collaborazione con la redazione di Torino Click
Il 17 novembre si celebra, in tutto il mondo, l’edizione numero 5 della Giornata Mondiale del Neonato Pretermine (World Prematurity Day). Icona dell’evento piccole calzine da neonato appese su fili ed il colore viola.
Più di 60 i Paesi nel mondo che aderiranno all’iniziativa, illuminando un punto di interesse significativo in ogni città, con una luce di colore viola. Alle 17.30 di martedì 17 novembre occhi puntati sulla Mole Antonelliana, che per l’occasione si “accenderà” di viola.
Dalle ore 18.15 l’Associazione Piccoli Passi Onlus (presieduta dal Prof. Claudio Fabris), che sostiene la Neonatologia dell’Università di Torino e aderisce a Vivere Onlus (Coordinamento Nazionale delle Associazioni per la Neonatologia), organizza un incontro rivolto ai media e a tutti i cittadini interessati, al fine di sensibilizzare ed informare su un tema così importante ma spesso poco conosciuto, come quello della prematurità.
Neonatologi, infermieri e genitori di bimbi nati prematuramente, discuteranno di rinforzo alla legislazione, necessità di risorse, importanza della ricerca.
Poco si sa a riguardo e proprio per sopperire a tali lacune sono nate, a livello nazionale ed internazionali, associazioni di genitori di bambini nati pretermine. Tali associazioni svolgono un ruolo fondamentale nel supportare i genitori di bambini prematuri, attraverso siti internet, call center dedicati, ed anche con la loro presenza presso le cliniche pediatriche. Spesso tali gruppi sono composti da genitori di bambini prematuri che possiedono un prezioso patrimonio di esperienze nella gestione delle complicanze dovute alla nascita pretermine.
Nel mondo un bambino su dieci nasce pretermine, ossia prima della 37esima settimana di gravidanza. Ogni anno, nel mondo, sono circa 15 milioni.
Un dato che riguarda da vicino anche l’Italia dove ogni anno nascono prematuramente 40 mila neonati.
Tra le cause di un parto prematuro: gli stili di vita delle mamme, la patologia della gravidanza (ipertensione, patologie alimentari, infezioni), l’aumento dell’età media delle gestanti e l’aumento delle gravidanze assistite.
Un fenomeno in aumento che incide non solo sulla qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie, ma anche sui costi sanitari. La SIN (Società Italiana di Neonatologia) sottolinea l’importanza della prevenzione per garantire una vita migliore ai bambini e la necessità di rendere i punti nascita e le terapie intensive neonatali luoghi “a misura di famiglia”, per sostenere e coinvolgere i genitori in un momento di grande fragilità.