Al via da domenica 6 febbraio la quarta edizione di AffiDarsi, la rassegna cinematografica promossa dall’associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) con il sostegno della Città di Torino, Casa dell’Affidamento e Fondazione CRT per promuovere il servizio dell’affido e sensibilizzare i cittadini. La rassegna, a ingresso libero, si compone di quattro appuntamenti domenicali con il cinema d’animazione che si svolgeranno fino al 27 febbraio.
“Il Comune di Torino – dichiara Veronica Lucchina, la responsabile della Casa dell’affidamento – promuove l’affidamento familiare sin dal 1976 e ancora oggi questa esperienza, nonostante il momento difficile che tutte le famiglie stanno vivendo, testimonia concretamente quanto la città sia ricca di persone aperte alla solidarietà e all’accoglienza. L’esperienza dell’affidamento vuole costituire un ponte tra due famiglie laddove ci sia una qualche forma di vulnerabilità che richiede, per un tempo definito, un intervento di aiuto. Tutti i bambini hanno diritto a crescere nella propria famiglia ma quando questo non sia possibile l’affidamento rappresenta una risorsa preziosa. Per questo motivo la collaborazione con L’Associazione Museo Nazionale del Cinema si propone l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione su questo tema per promuovere sempre più una cultura dell’affidamento”.
Si comincia con La gabbianella e il gatto di Enzo D’Alò (1998) tratto dal romanzo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepùlveda, che inaugurerà la manifestazione domenica 6 febbraio alle 15,30 al Centro Studi Sereno Regis (via Garibaldi 13, Torino). Kengah, una mamma gabbiano avvelenata dal petrolio, riesce ad affidare in punto di morte il proprio uovo al gatto Zorba, strappandogli tre promesse: non mangiare l’uovo, averne cura finché non si schiude e insegnare a volare al piccolo. La pellicola è stata coprodotta da Lanterna Magica, realtà torinese coordinata da Maria Fares.
La rassegna proseguirà domenica 13 febbraio alle 15,30 al Cinema Massimo (via Verdi 18, Torino) con il film Disney Onward – Oltre la magia del regista Dan Scanlon, che ha dichiarato: “Una grande parte del film riguarda le cose che vuoi nella vita e le persone con cui vuoi stare, e cogliere davvero al meglio con chi puoi stare in questo momento e ciò che hai. È sicuramente qualcosa che stiamo attraversando tutti in questo momento storico. La mia storia familiare è stata fondamentalmente per l’ispirazione del film”.
Il 20 febbraio alle 15,30 al CineTeatro Baretti (via Baretti 4, Torino) sarà proiettato il film della Dreamworks Il piccolo yeti di Jill Culton e Todd Wilderman.
La manifestazione si concluderà il 27 febbraio alle 15,30 al Centro Studi Sereno Regis (via Garibaldi 13, Torino) con il film in stop-motion della Laika Kubo e la spada magica di Travis Knight.
“Dopo un anno di pausa siamo molto contenti di riprendere il percorso cinematografico insieme alla Casa dell’affidamento; – dichiara Valentina Noya Vicepresidente dell’AMNC – le nuove generazioni sono state le più colpite in questi due anni di pandemia. Riteniamo importante proporre alle famiglie dei momenti culturali pubblici, in sicurezza, per tornare a condividere sul grande schermo le emozioni che sa regalare il cinema d’animazione attraverso storie universali di accoglienza e inclusione. Un ringraziamento particolare va ai nostri prestigiosi partner, il Centro Studi Sereno Regis, il Museo Nazionale del Cinema e l’Associazione Baretti che a diversi livelli lavorano con passione sul nostro territorio”.
Ogni film sarà preceduto da due brevi video-ritratti dedicati all’affidamento, Destiny e Ashkan, realizzati dall’AMNC nel corso della terza edizione di AffiDarsi, durante la quale è stato organizzato un laboratorio di formazione al videomaking partecipativo per le ragazze e i ragazzi in affido. In questo percorso i giovanissimi partecipanti hanno appreso come ideare, scrivere una sceneggiatura, recitare, riprendere e svolgere i ruoli tecnici del cinema. “La nostra finalità – ha spiegato Noya – è che sia una generazione a raccontarsi autonomamente, adolescenti le cui strade sarebbero state forse diverse se non fossero entrati in affido, un percorso che genera consapevolezza rispetto al valore del servizio”.
Maggiori informazioni su: https://amnc.it/