di Mariella Continisio
I bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia torinesi vanno all’Accademia delle Belle Arti: le loro opere saranno esposte nella Rotonda, al primo piano, in via Accademia Albertina 6 e nella scuola materna Bay in via Principe Tommaso 25 nel quartiere San Salvario.
Nelle auliche sale del palazzo sarà ospitata da domani, sabato 7 novembre, a partire dalle 18 la mostra “Ti disegno mi disegni. Gli occhi delle bambine e dei bambini guardano la città”. La rassegna, inserita nel programma di Contemporary art sarà aperta al pubblico fino al 15 novembre in occasione del Festival dell’Educazione, promosso dall’Assessorato alle Politiche educative della Città di Torino, guidato da Mariagrazia Pellerino.
Si tratta di un sorprendente viaggio alla scoperta dei molteplici linguaggi artistici che danno forma ai progetti educativi realizzati nei nidi, nelle scuole dell’infanzia di Torino e nei Centri di Cultura di Iter. “L’allestimento propone, tra suggestivi ritratti e autoritratti, le rappresentazioni e le interpretazioni che i nostri piccoli cittadini danno degli eventi e delle immagini-simbolo che appartengono alla storia di Torino” ha sottolineato Pellerino.
I bimbi hanno sperimentato un ventaglio di esperienze: sono diventati ricercatori, progettisti, liberando idee, desideri e fantasie che hanno ispirato le loro creazioni.
Alcuni manufatti raccontano il rapporto dei bambini con l’ambiente in cui vivono. Ecco allora la Città rumorosa: i piccini hanno intrapreso itinerari individuali che si sono intrecciati a quelli dei compagni fino a ideare una rete stradale della propria città. Muovendosi attorno allo spazio del foglio, i bambini ripercorrono tracce di percorsi, suoni, oggetti incontrati che vengono rielaborati con il linguaggio dell’arte.
E poi il simbolo del capoluogo piemontese rappresentato da Torino con la Mole Antonelliana una composizione realizzata attraverso una ricerca sui diversi andamenti delle linee che la formano. I colori della notte sono ispirati all’opera di Felice Casorati, Torino di notte (1949). Una parte delle opere esposte rappresentano la sintesi di alcuni itinerari creativi rivolti ai bambini della scuola dell’infanzia, realizzate nei Centri di Cultura di Iter.