di Mariella Continisio
Al capitale umano inteso come acquisizione di conoscenze e fattore capace di innescare la crescita economica e sociale sarà dedicata una settimana di appuntamenti da oggi al 4 dicembre. Gli incontri offrono alle nuove generazioni strumenti per individuare i propri talenti per aiutarli a esprimere se stessi. L’obiettivo è quello di dare indicazioni su come elaborare il patrimonio di capacità, competenze, conoscenze e abilità e, dunque, il proprio capitale umano, per realizzarsi come individui inseriti nella società.
Si tratta dell’iniziativa #ilmiopostonelmondo, che si propone come la ricerca del percorso di ciascuno su una mappa immaginaria fatta di espressioni che identificano diversi modi stare nel mondo: essere coraggiosi, essere appassionati, essere speciali, essere liberi. Per ognuna di queste modalità ci sono testimoni che racconteranno la loro esperienza in un calendario ricco di incontri. “L’intento è esplorare tematiche di interesse per le giovani generazioni attraverso una contaminazione di linguaggi e approcci diversi” sostengono gli organizzatori.
La settimana è dedicata agli allievi e allieve delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, agli insegnanti, ma anche a tutti i cittadini.
Ogni ente promotore ha ideato appuntamenti legati alla propria esperienza e natura: spettacoli teatrali, concerti, laboratori di danza e canto proposti dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, incontri esperienziali con filosofi, autori e musicisti al Circolo dei lettori, eventi e laboratori dedicati allo sviluppo delle potenzialità personali al Museo del Risparmio, workshop su start up e innovazione ai Museo del Risparmio,MagazziniOz, incontri con giovani imprenditori piemontesi a Piazza dei Mestieri.
Questo pomeriggio al grattacielo di Intesa San Paolo si è svolto il primo dei numerosi appuntamenti “Le parole del capitale umano in musica” condotto da Flavio Oreglio.
“Ciascuno di noi segue un percorso unico, ma c’è un punto fermo per tutti ed è l’investimento sulla cultura e la conoscenza, così come bisogna aprirsi a nuove esperienze, soprattuto, internazionali. I programmi Erasmus sono per i nostri studenti un’occasione importante per aprire la mente e creare nuovi rapporti. Vivere nel mondo significa vedere le cose tenendo conto del punto di vista degli altri. La vita non è delegabile ognuno deve fare ciò che sente nel cuore” ha sottolineato il sindaco Piero Fassino intervenendo ai lavori.
Le parole si sono intrecciate alla musica di giovani talenti in una staffetta di racconti, storie e suggestioni.