di Luisa Cicero
Si inaugurerà domani, mercoledì 4 novembre, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ‘Rinascimento’, la prima personale in Italia del giovane artista argentino, a cura di Irene Calderoni.
Affermato a livello internazionale con un linguaggio di forte impatto, Villar Rojas esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. In mostra opere che includono rimandi molteplici, alla storia dell’arte così come alla cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei “film fatti di sculture”.
Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti carichi di tempo. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una miscela di argilla cruda e cemento, dall’aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di opere che molto spesso non sono sopravvissute all’evento espositivo, essendo concepite per essere effimere.
Dal macro al micro, questa memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti espositivi. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall’artista per gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.