di Mariella Continisio
Gli spazi dell’apprendimento nella scuola innovativa è uno degli appuntamenti del Festival dell’Educazione che si è svolto questo pomeriggio al Polo del 900, Palazzo San Daniele, via del Carmine 14.
Punto di partenza della riflessione sugli spazi scolastici è il concorso nazionale di architettura promosso dal Miur per la progettazione e la realizzazione di cinquantadue scuole di nuova generazione distribuite sul territorio nazionale.
L’incontro si è sviluppato in due momenti. Nel primo è stato un confronto sul “ripensare” gli spazi scolastici e la loro organizzazione a partire da un’idea di scuola capace di utilizzare e valorizzare le nuove possibili forme degli spazi educativi. Spazi in cui la progettazione degli ambienti di apprendimento può diventare occasione di partecipazione che coinvolge i diversi attori della comunità scolastica insieme ad architetti, esperti di pedagogia e committenti, sulla base dell’esperienza del progetto Torino fa Scuola della Fondazione Agnelli e della Compagnia di San Paolo.
Nel secondo focalizzato sul tema La scuola secondo noi, la Fondazione per l’Architettura di Torino ha proposto una riflessione sulla “scuola innovativa” a partire dagli esiti di una campagna di ascolto di allieve e allievi, dalla scuola elementare alla scuola superiore, promossa, in alcune città italiane dalla rete delle Fondazioni per l’architettura, per raccogliere punti vista e proposte per migliorare la qualità degli spazi educativi in armonia con le nuove esigenze psico-pedagogiche.
I lavori sono stati aperti da Federica Patti, assessora all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica della Città di Torino, architetto nella vita privata. Patti ha ricordato che l’assessorato che presiede, da 15 anni analizza e studia gli spazi nei nidi, nelle scuole dell’infanzia e nelle elementari. Capofila dell’Aice, Associazione internazionale delle Città educative, l’Amministrazione comunale nel 1999 ha istituito il Laboratorio Città Sostenibile per sviluppare progetti sulla trasformazione e la cura della città armonizzando aspetti educativi, percorsi partecipativi, attività progettuali e realizzazioni d’interventi. Le attività sono sviluppate da un team di architetti in collaborazione con l’area pedagogica di ITER, la Fondazione Ordine Architetti di Torino e numerosi servizi della Città di Torino. Nel 2003 è stata istituita, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino, la figura professionale dell’architetto tutor che opera per conto del Laboratorio Città Sostenibile in qualità di esperto e di “facilitatore di processi”.
“Significativi sono i numeri che raccontano gli i risultati di questo lavoro” ha ricordato l’assessora. “Sono stati analizzati 4200 spazi pubblici e realizzati 90 interventi nelle scuole, riqualificati 50 cortili scolastici oltre a 26 interventi urbani nei parchi di via dell’Arrivore, A. Pacei (Spina 4) e viale Ceppi al Valentino. Altre opere sugli spazi scolastici sono state realizzate nell’ambito dei lavori di efficientamento energetico ”.
Patti ha poi annunciato che “la Città darà in concessione d’uso un edificio scolastico di sua proprietà, la media Fermi, alla Fondazione Agnelli e a Compagnia di San Paolo e Fondazione per la Scuola, che lanceranno un bando per la ristrutturazione gratuita per l’Amministrazione dell’istituto”.
Hanno partecipato, inoltre, Raffaella Valente, architetta della Fondazione Giovanni Agnelli, Mario Castoldi, consigliere Fondazione per la Scuola, Giorgio Giani, presidente Fondazione per l’Architettura di Torino, Maria Bucci, Coordinamento architetti tutor della rete Fondazioni per l’architettura, Jocelyn Holmes, architetta, docente di scuola secondaria di secondo grado, Paolo Calidoni, pedagogista.