di Antonella Gilpi
Fred Buscaglione, il cui vero nome era Ferdinando, ma che gli amici d’infanzia conoscevano come “Nando ‘d Piassa Cavour (Nando di piazza Cavour)” – figlio di Mattia, imbianchino sceso dalle prealpi biellesi e di una portinaia, Ernesta Poggio – un diploma in pianoforte e il pallino della musica, è stato uno dei più popolari swingman italiani degli anni ’50, artista in un epoca tra fascismo e venti di guerra prima e immediato dopoguerra poi, quando il popolo italiano era alle prese con la ricostruzione dopo il disastro del conflitto mondiale e ormai in odore di boom economico. Gli anni ’50 erano l’epoca di Bulli e Pupe, del rock’n Roll, di Marlyn Monroe e Cary Grant, della dolce vita, delle gonne sotto il ginocchio, il twist e la speranza di lasciare la guerra alle spalle.
Per ricordarlo dal 27 febbraio al 5 marzo si svolgerà la IV edizione del Festival a lui dedicato “Sotto il cielo di Fred” che si propone di valorizzare le migliori nuove leve della musica d’autore italiana con il Premio Buscaglione; ultimi vincitori, nel 2012 Lo Stato Sociale e nel 2014 gli Eugenio in Via di Gioia.
Il concorso a cadenza biennale, nato nel 2010, è organizzato dall’Associazione Fea e propone come iniziativa del festival 2016 la riscoperta delle piole e del rito della merenda sinoira della tradizione piemontese con la “Notte Rossa Barbera” che coinvolge 24 piole, 4 produttori e 24 giovani cantautori selezionati tra i 430 iscritti al Premio e che inaugurerà, la notte del 27 febbraio, “Sotto il cielo di Fred”.
Da segnalare il 29 febbraio alle 18 “Lo swing a Torino: dal Trio Lescano a Fred Buscaglione”, un tour dal Centro al quartiere Vanchiglia dedicato alla storia musicale della città tra i ruggenti anni Trenta e Cinquanta. Swing e Jazz dalle origini della radio agli esordi della televisione ricordando i luoghi dove hanno vissuto e cantato celebrità come le sorelle del Trio Lescano e Fred Buscaglione.
Cantante, musicista, attore, amico del poeta e paroliere Leo Chiosso e collega del cantante Gino Latilla, Fred apparve alle soglie di un’epoca, quella degli urlatori, che testimoniava sempre più il desiderio di cambiamento anche in campo musicale espresso da più giovani.
“Fred – come dice nel suo libro il musicologo Gioachino Lanotte, ( “Fred Buscaglione- Cronache swing dagli anni ’50)” – fu uno showman a tutto tondo e un artista che si è trovato a operare dopo un vero e proprio movimento culturale che affonda le sue radici in almeno due decadi antecedenti rispetto alla sua epoca: quello della “musica nuova” di matrice afro-americana teso a rinnovare gli stilemi della canzone italiana per adattarli a sonorità e motivazioni lessicali sicuramente più aderenti all’evoluzione dei tempi in chiave modernista. Contesto storico in cui erano emerse personalità come Natalino Otto, Pippo Barzizza, Ernesto Bonino e ancor prima, Alberto Rabagliati.
Dal 3 al 5 marzo è in programma la quarta edizione del Premio Buscaglione, il premio per i cantautori “post-contemporanei” che rappresentano la nuova scena della musica popolare italiana, cantando il nostro tempo alla maniera di Fred, con ironia e sarcasmo, consapevolezza e malinconia.
Dieci i semifinalisti, selezionati tra i 430 iscritti, che si contenderanno il Premio di 3000 euro e si esibiranno live giovedì 3 (semifinale, Officine Corsare in via Pallavicino 35 ore 21 – Dagomago, Fiorino, Giorgieness, La Municipàl, Seo); venerdì 4 /Semifinale Officine Corsare – Albedo, Blindur, Calvino, Le Mura, Lo Straniero ); sabato 5 (finale,Hiroshima Mon Amour, via Bossoli 83 ore 21).
Tre gli “special guest” che si esibiranno dal vivo, dopo gli artisti in gara, Eugenio Via di Gioia il 3 marzo, il 4 marzo Iosonouncane e, il 5, Dente. Chiude il festival Avanzi di Balera.
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