di Gianni Ferrero
Nel suo saluto il sindaco ha sottolineato le ragioni storiche e politiche del rapporto italo-tedesco: ”Se è vero che la costruzione dell’Europa ha avuto una predominanza dell’asse franco-tedesco, altrettanto vero è che la comune radice democratica-cristiana delle classi dirigenti, sia in Italia sia in Germania ha guidato per molti decenni, dalla ricostruzione in poi, entrambi i Paesi forgiandone l’identità”.
Fassino ha sottolineato come fino agli anni Novanta le due nazioni, nella costruzione del mercato unico, abbiano rappresentato, come anche oggi del resto avviene, le principali solide strutture industriali del vecchio Continente. La caduta del Muro e l’allargamento a Est hanno posto nuove sfide: “Accanto alla costruzione di una identità culturale effettiva occorre valorizzare la complementarietà dei due Paesi in senso economico e sociale; entrambi sono Paesi di frontiera, l’uno affacciato verso la Russia, l’altro verso l’area Mediterranea. E valorizzarne appieno le potenzialità effettive è l’obiettivo di incontri bilaterali come questo, di cui Torino si candida a diventarne la sede