L’equilibrio, la condizione che comunemente associamo a uno stato di armonia e stabilità, è sempre desiderabile, equo e giusto o può nascondere forme di ingiustizia e disuguaglianza? È il quesito a cui tenta di dare risposta la nuova edizione di Flashback Art Fair, dal 31 ottobre al 3 novembre, attraverso l’esposizione di opere selezionate dalle gallerie ospiti e approfondimenti in forma di talk e incontri.
“Flashback rappresenta non solo un’opportunità per ammirare opere di grandi maestri e delle gallerie più innovative – ha dichiarato l’assessore al Turismo e Grandi eventi della Città di Torino Domenico Carretta – ma anche un viaggio di scoperta che stimolerà interrogativi sulla giustizia, l’equità e l’etica. Un palcoscenico di dialogo e interazione che, attraverso performance, talk e laboratori, ci inviterà a riconsiderare le nostre prospettive su ciò che significa “equilibrio” in una società in continua evoluzione. La cultura rappresenta un potente strumento di cambiamento ed eventi come Flashback Art Fair possano certamente contribuire a formare una comunità più consapevole e coinvolta”.
Negli spazi di Flashback Habitat di corso Giovanni Lanza 75, ex brefotrofio trasformato in centro artistico indipendente, le gallerie ospiti, italiane e internazionali, esporranno opere che spaziano dalla scultura del Trecento alla pittura del Seicento e Settecento, fino a quelle più contemporanee. Saranno esposti, tra gli altri, i dipinti di Corrado Giaquinto e Francesco Guerrieri, i “Tondi e oltre” di Emilio Vedova, tre disegni antinazisti di Guttuso, a cui si aggiungono le opere di Kounellis, Christo e Gallizio e l’arte fiamminga di Peter Bruegel.
L’idea dell’equilibrio è richiamata anche nell’immagine guida di questa edizione, opera dell’artista Sandro Mele, che vede come protagonista un uomo vestito in maniera elegante che cammina su un filo. In basso campeggia la frase “Italians no longer have work”, con cui Flashback apre un’ulteriore riflessione sul tema del precariato del lavoro.