di Lucia Centonze in collaborazione con la redazione di Torino Click
Oggi 6 novembre, alle ore 18, presso il PAV – Parco Arte Vivente, viene inaugurata Earthrise, terza mostra collettiva a cura di Marco Scotini, inserita nell’ambito del filone relativo al rapporto tra pratiche artistiche, politiche ed ecologiche.
Dopo Vegetation as a political agent, che cercava di rintracciare una genealogia dei rapporti capitalistici tra coltivazioni e commercio, e Grow it yourself, che si focalizzava su alcune esperienze attuali di resistenza alle forme di integrazione economica neoliberista, Earthrise (visitabile fino al 21 febbraio 2016) compie un passo indietro nel tempo presentando la concezione ecologica nell’arte italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta.
Le ricerche degli artisti in mostra spiccano per un approccio avanguardistico nelle tecniche e nei linguaggi. In Earthrise si possono osservare le periferie milanesi (e i loro gli orti abusivi) nel lavoro di Ugo La Pietra su I Gradi di libertà e quelle di Roma, dove Gianfranco Baruchello apre l’Agricola Cornelia Spa. La casa, il “verde domestico” e la ridefinizione dell’idea di abitare sono oggetto dell’indagine nel progetto di Vegetable Garden House del gruppo di architettura radicale 9999, invece una critica ludica e propositiva a un ambiente sempre più urbanizzato sopraggiunge dagli storici Tappeti Natura di Piero Gilardi.