di Luisa Cicero
Dall’11 marzo al 4 luglio 2016, nella cornice unica di Sala del Senato a Palazzo Madama sarà ospitata una straordinaria selezione di oltre 70 opere provenienti dalle collezioni del Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo.
La mostra dal titolo ‘Da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese’ illustra la storia della pittura d’oltralpe dal 1600 alla fine dell’Ottocento, dall’avvento delle accademie fino alla nuova libertà della pittura en plein air proposta dagli impressionisti. Gli straordinari capolavori raccontano sia la trasformazione graduale del gusto artistico in Russia, sia la passione per l’arte francese che l’amore per l’Italia di molti pittori.
Si inizia con dei soggetti sacri per passare a quelli mitologici, si ammireranno della nature morta e dei ritratti, dei paesaggi e delle scena di genere. Attraverso i capolavori esposti saranno comprensibili le ragioni storiche e culturali del successo di alcuni generi accademici, rispetto all’impegno sociale delle correnti realiste; il gusto raffinato di Caterina II che nel 1772 si aggiudico gran parte dei dipinti raccolti a Parigi dal celebre amateur francese Pierre Crozat negli anni a cavallo tra il Sei e il Settecento; gli acquisti alla moda dei ricchi aristocratici russi nell’Ottocento, le riorganizzazioni dei musei nel Novecento in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre.
Il percorso si articola in 12 sezioni per un totale di circa 50 artisti: si apre con le influenze caravaggesche di Simon Vouet, prosegue attraverso il destino dei grandi maestri del classicismo, da Philippe de Champaigne ai sommi Poussin e Lorrain; attraversa la nuova liberta della pittura di Watteau, Boucher e Fragonard, per approdare al ritorno all’antico di Greuze e alla poesia venata di Romanticismo di Vernet e Hubert Robert; il neoclassicismo di Ingres si intreccia al nuovo sentimento del paesaggio che si affaccia con Corot e all’affermazione dell’Impressionismo con Renoir, Sisley, Monet, Pissarro, fino all’apertura verso le avanguardie moderne con Cézanne e Matisse. Questa nuova mostra costituisce la terza tappa della collaborazione da tempo avviata da Città di Torino e Fondazione Torino Musei con il Museo Statale Ermitage e con Ermitage Italia per attività di studio e ricerca e per progetti culturali.