di Michele Chicco
Rendere la cultura accessibile per chi ha deficit sensoriali è lo scopo della nuova Associazione ‘Torino + Cultura accessibile’, che è stata presentata oggi presentata a Palazzo Barolo. L’iniziativa fa capo alla Fondazione Carlo Molo, che dal 2000 si occupa di riabilitazione di persone afasiche e che intende coinvolgere altri enti e associazioni.
“La cittadinanza – sottolinea l’assessora alla Cultura del Comune di Torino, Francesca Leon – passa anche per la possibilità di partecipare alla vita culturale. Lo scopo di questa iniziativa è dare la possibilità di farlo in autonomia a tutti”.
Cultura accessibile vuol dire anche, ad esempio, caratteri ad alta leggibilità per chi ha difficoltà visive o sottotitoli al cinema per chi ha deficit uditivi. Si punta quindi a rendere la cultura fruibile non solo a chi è affetto da disabilità dalla nascita, ma anche al crescente numero di anziani per accrescere la qualità della vita col binomio salute e politiche culturali. Accessibilità migliore significa inoltre favorire la fruizione delle produzioni artistiche a chi ha un basso tasso di scolarizzazione, oltre che per stranieri, turisti o immigrati che siano, e per bambini con i cosiddetti bisogni educativi speciali.
“La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità dell’ONU nel 2006 riconosce il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di eguaglianza con gli altri alla vita culturale e invita a prendere tutte le misure appropriate per assicurare che le persone con disabilità godano dell’accesso a programmi televisivi, film, teatro e altre attività culturali, in forme accessibili”. Ha evidenziato Francesca Leon. “Ma il termine accessibilità nella sua accezione più ampia include anche la parte di cittadinanza, che è in aumento, con disabilità sensoriali acquisite nel corso della vita. E allargando ancora si includono soggetti a basso tasso di scolarizzazione, fasce deboli della popolazione come gli anziani, stranieri e i bambini con disabilità. L’obiettivo ambizioso che vorremmo perseguire in collaborazione con Torino Cultura + Accessibili è che la resa accessibile diventi parte integrante della produzione e distribuzione culturale, che le politiche culturali siano sempre più legate alle politiche di welfare e della salute e che si promuova e diffonda la pratica e la formazione alla resa accessibile con attenzione anche alle dotazioni tecnologiche dei contenitori culturali come cinema, teatri, musei e biblioteche. La resa accessibile – ha concluso Leon – deve diventare parte integrante e necessaria della produzione culturale dove accessibilità significa l’accesso in autonomia alle strutture museali e alle loro proposte culturali consentendo la fruizione indipendente e svincolata dalla attività dedicate svolte dai Sistemi Educativi”
Presidente e vicepresidente della neonata Associazione sono Daniela Trunfio e Valentina Borsella, già attive nella fondazione Molo. Hanno già dato disponibilità a unirsi all’iniziativa associazioni e enti, dall’archivio di Stato al museo del Risorgimento.