di Gianni Ferrero
Con la proposta Co-City il Comune ha presentato nei giorni scorsi a Bruxelles la propria candidatura per ottenere attraverso il bando Urban Innovative Actions il finanziamento comunitario di azioni tese alla rigenerazione territoriale e sociale. L’azione è gestita su mandato della Commissione dalla Regione francese Nord-Pas de Calais. I progetti, che potranno ottenere fino a 5 milioni di euro saranno finanziati fino all’80% della somma occorrente.
Torino vanta un’esperienza ventennale nell’ambito della riqualificazione di spazi ed edifici pubblici, diventando nel corso del tempo un modello a cui guardano con interesse altre realtà urbane. Un’esperienza concreta di inclusione e cui sono state attribuite nuove funzioni in termini di servizi – per il welfare, le attività educative e culturali, per ospitare nuove imprese innovative in ambito sociale e nella promozione della cura di spazi verdi collettivi.
Si è trattato di un vero proprio coinvolgimento su larga scala che si è avvalso di programmi di accompagnamento sociale. Intervento che ha generato nuove idee e attività di welfare comunitario, a partire dalle “Case del quartiere”, che svolgono funzioni di aggregazione e di coesione permanente per tutte le fasce di popolazione. Una esperienza positiva che è alla base anche di un nuovo strumento operativo della Città, il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani”, approvato lo scorso gennaio dalla Sala Rossa.
Urban Innovative Actions è una iniziativa della Commissione Europea proprio pensata per testare nelle aree urbane soluzioni innovative in ambiti legati alla transizione energetica, all’integrazione di migranti e rifugiati, alla povertà urbana, con particolare attenzione alle azioni integrate – dall’ educazione alle opportunità di lavoro, dalla carenza di servizi a quella di abitazioni -.
Altri temi riguardano l’uso sostenibile del suolo e le soluzioni eco-sostenibili, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la mobilità urbana, l’economia circolare, la qualità dell’aria e la transizione digitale: “Il progetto Co-City propone di contrastare le aree più a rischio degrado della città con il coinvolgimento dei residenti, aumentando il livello di gestione condivisa dei beni e dei servizi comuni – spiega Ilda Curti, Assessore alla rigenerazione urbana. – La proposta che abbiamo formulato risponde a quelle tradizioni di trasversalità tematica e di innovazione amministrativa che hanno caratterizzato fin qui le nostre azioni, dai Pru a Urban, coinvolgendo gli abitanti nella cura e gestione di aree, luoghi, edifici, spazi di proprietà pubblica e in situazione di degrado e disuso, da risistemare in forma autonoma e secondo i principi dell’automanutenzione e della gestione condivisa. Ma anche accompagnare le realtà associative a utilizzare gli spazi per nuove attività di welfare comunitario o di impresa di comunità”.