Servizi educativi e scuole ‘laboratorio’ in cui sviluppare il rispetto degli altri, l’inclusione, l’uguaglianza e la non discriminazione. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato questa mattina dal Comune di Torino e dall’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte per la promozione delle pari opportunità negli istituti torinesi attraverso azioni per la diffusione del contrasto alla violenza di genere e a ogni forma di discriminazione, fattore imprescindibile del percorso educativo di ogni persona.
L’Amministrazione comunale opererà sia attraverso l’organizzazione di incontri, con le proposte di ITER e del catalogo dell’offerta formativa “Crescere in Città” rivolte alle bambine e ai bambini dai nidi d’infanzia alle scuole primarie e alle ragazze e ai ragazzi degli istituti secondari di primo e secondo grado, sia coinvolgendo la società civile, l’associazionismo e lavorando con reti come il Coordinamento Torino Pride e il Coordinamento contro la violenza sulle donne, con le quali collabora da anni. Palazzo Civico metterà anche a disposizione i propri canali comunicativi per diffondere i valori del protocollo.
Con queste azioni la Città intende collaborare alla formazione, a partire dai e dalle più giovani, di persone più sensibili alle differenze e capaci di avere comportamenti non violenti, aperti al dialogo e al confronto. In particolare, saranno elaborati nuovi modelli formativi e didattici e il personale scolastico sarà coinvolto in percorsi formativi per rendere agevole l’approccio al tema dell’uguaglianza, delle pari opportunità e del contrasto alle discriminazioni anche in chiave di prevenzione dei fenomeni di bullismo.
Da molti anni i Servizi educativi della Città sono impegnati in percorsi di formazione e attività rivolte all’infanzia e all’adolescenza, in cui si promuove l’educazione in un’ottica di genere finalizzata alla decostruzione degli stereotipi e alla valorizzazione delle differenze. Promuovere la parità anche nelle emozioni e nel rispetto della diversità di genere riordinando i messaggi contrastanti che la società diffonde è l’obiettivo che perseguono gli insegnanti impegnati nei laboratori di lettura, con i bambini e le bambine anche della più tenera età. Azione che per Federica Patti “valorizza concretamente il sistema educativo torinese. Un’attività che prende forma anche con i video realizzati nei laboratori in via Millelire. Si tratta di lavorare sulla normalità della diversità fin dalla prima infanzia”.
“Sono felice per questo traguardo – aggiunge l’assessore comunale ai diritti Marco Giusta -. I temi dell’educazione alle differenze e la costruzione di modelli formativi che promuovano la parità di genere sono stati fortemente sollecitati dalle associazioni attive per i diritti delle persone LGBT e per il contrasto alla violenza di genere contro le donne. Oggi, grazie all’assessora Patti e e alla collaborazione con l’USR abbiamo gettato le fondamenta per l il coordinamento con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”. “L’obiettivo – ha proseguito Giusta – è la costruzione di una società dove le persone siano libere di sviluppare la loro personalità in un clima favorevole contribuendo alla crescita di tutte e di tutti. Perché sempre più ognuno e ognuna di noi possa trovare la forza, il coraggio, il supporto e lo spazio di rendersi non complice e sempre indisponibile di fronte alle reti che sessismo e omofobia sanno lanciare”.
Il protocollo rappresenterà, in sostanza, l’apice di una “scuola come laboratorio inclusivo” se saprà diffondere e radicare valori come quelli del rispetto dell’altro, dell’orientamento e del reciproco rispetto dei doveri e dei diritti: In un quadro di formazione – ha sottolineato Franco Calcagno, dirigente del Usr – che oltre ai ragazzi e alla ragazze coinvolge famiglie e insegnanti.