di Luisa Cicero
A meno di un anno dall’inaugurazione del nuovo allestimento, il Museo Egizio presenta al pubblico la prima mostra temporanea dedicata alla diffusione della cultura egizia nelle civiltà del Mediterraneo.‘Il Nilo a Pompei’ a cura di Federico Poole e Alessia Fassone, pone l’accento sull’incontro tra la cultura egizia e quella ellenistico romana, a partire da Alessandria d’Egitto fino alle case e ai luoghi di culto pompeiani.
Torino, Pompei e Napoli unite da un grande progetto espositivo con un solo denominatore comune: l’Egitto. È questo il tema di una prestigiosa mostra, articolata in tre luoghi e quattro tempi, che racconta influssi e innesti spirituali, sociali, politici e artistici originati da culti ed elementi di stile nati o transitati per la terra del Nilo, che si inserisce in una più ampia riflessione di approfondimento sulle relazioni di Pompei con le grandi civiltà affacciate sul Mediterraneo.Con questa mostra si inaugura il nuovo spazio espositivo di 600 metri quadri. Un luogo riservato alle mostre temporanee. È qui che saranno allestiti gli oltre 330 pezzi di cui 172 prestati dalla Soprintendenza Pompei e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e molti altri provenienti da musei italiani e stranieri: pitture, vasellame e sculture ricostruiranno la trama storica tra arte faraonica e arte greco-romana.
Reperti egizi saranno presentati in giustapposizione dialogica con opere di epoca ellenistico romana nell’intento di sviluppare una riflessione sulla ricezione culturale e interrogarsi sul significato dei simboli e sulla capacità di immagini antiche e prestigiose di conservare i loro connotati essenziali diventando al contempo veicolo di nuove esigenze spirituali, sociali e politiche.
La mostra è parte di un progetto nato dalla collaborazione con due tra le più importanti istituzioni archeologiche italiane come la Soprintendenza Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e si tradurrà in tre grandi tappe finalizzate a raccontare l’affascinante viaggio di idee e immagini che dalla terra del Nilo sono giunte sulle coste della Campania e si sono diffuse nell’Italia romana.
La seconda tappa è prevista dal 16 aprile a Pompei dove, negli ambienti Palestra Grande, sarà ospitato uno scenografico allestimento egizio. Si conclude con Napoli: dal 28 giugno con un nuovo percorso di visita delle collezioni permanenti che approfondirà i culti nati in Egitto e arrivati in Campania e dall’8 ottobre con la riapertura della collezione egizia del MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli).
L’allestimento torinese è curato da Lorenzo Greppi e il catalogo è edito da Panini.