di Mariella Continisio
“Abbiamo scompaginato le rigide divisioni e creato delle connessioni tra i diversi cicli di istruzione e tra la cosiddetta educazione formale, tenuta negli istituti deputati per tale scopo, e quella informale derivante dalle occasioni culturali che offre la città. Penso – afferma – ad esempio alle sezioni didattiche dedicate ai più piccoli in molti musei di Torino, all’educazione peer to peer compiute dagli studenti universitari presso le scuole di livello inferiore nel progetto “la scuola dei compiti” dove lo strumento della didattica digitale, nato per rispondere alle esigenze di studenti con deficit, è diventato poi un must to have dell’insegnamento quotidiano per tutti. Penso, ancora, ai progetti realizzati all’interno del carcere minorile Ferrante Aporti”.
E poi ancora “si parlerà di inclusione, di didattiche innovative, di confronto tra didattica e diverse abilità e tra diversi sistemi educativi del mondo, si dibatterà sul tema la città mondo, il mondo città. Sulle città fluide in continua evoluzione e avremo anche una tavola rotonda con rappresentanti diverse città italiane ed europee, tra cui Glasgow e Barcellona”.
Lo ha dichiarato Mariagrazia Pellerino, assessora alle Politiche educative della Città di Torino, intervistata da una giornalista dell’Anci Nazionale in merito al Festival dell’Educazione “Connessioni educative. Le città come ecosistema formativo” che partirà domani, giovedì 12 novembre e si concluderà domenica 15. L’intervista è stata pubblicata sul sito dell’Anci Nazionale qui.