di Mariella Continisio
Mobilità, politiche socio-culturali e nuove prospettive tra Europa e Mediterraneo sono i temi del forum internazionale “Biennale 3.0 | 30 anni di produzioni creative” che si svolgerà venerdì 23 ottobre dalle 10 alle 18 nella Scuola Holden di piazza Borgo Dora 49.
Sarà un laboratorio creato per raccogliere le sollecitazioni di esperti e rappresentanti delle più importanti organizzazioni europee e della riva sud del Mediterraneo, sul tema della mobilità degli artisti e del dialogo culturale.
L’evento è organizzato da BJCEM – Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée, network Euromediterraneo – con il patrocinio e il sostegno della Città di Torino e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Tra relatori ci saranno ospiti, artisti e operatori presenti a Mediterranea 17 Young Artists Biennale di Milano, che si inaugura domani, giovedì 22 ottobre, alle 18 nella Fabbrica del Vapore. La loro partecipazione creerà un collegamento diretto tra Torino e Milano viaggiando sul tema dell’arte e della creatività.
Oggi più che mai è cruciale il rafforzamento delle relazioni tra Europa e Mediterraneo che sta vivendo una delle più complesse e difficili pagine della sua storia recente.
In questo contesto si inserisce l’attività svolta dalla BJCEM che, grazie al supporto dei suoi 58 soci presenti in 17 Paesi e nonostante tutte le difficoltà e le radicali trasformazioni, ha mantenuto ininterrottamente in tutti questi anni il suo ruolo di motore di relazioni e dialogo tra le due sponde del Mediterraneo. Ha tenuto vivo, nelle decine di città e Paesi che la compongono, il dibattito sui temi della cooperazione culturale, della promozione delle idee, dell’incontro e del confronto.
Tra le attività che la BJCEM mette in campo, la principale è la Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, evento che ogni due anni ospita in una città diversa centinaia di giovani talenti nelle varie discipline: cinema, musica, gastronomia, arte, teatro, danza e letteratura.