La Sindaca, Chiara Appendino, gli Assessori Alberto Unia e Marco Giusta; e i presidenti delle Circoscrizioni 4 e 5, Claudio Cerrato e Marco Novello hanno visitato questa mattina il cantiere “Parco Dora – Spina 3. Valdocco – sub B”.
I lavori (oggetto di progettazione e gara d’appalto) di questo ultimo lotto, rivisto e aggiornato dagli uffici Comunali, dureranno circa 1 anno. Nell’ambito del progetto AxTO, l’importo complessivo dell’opera è pari a 3 milioni e 700 mila euro messi a disposizione dalla Città come cofinaziamento al programma.
L’intervento prevede la sistemazione a parco dell’ultima area rimasta incompiuta del Parco Dora delimitata dal corso Mortara, via Livorno, corso Principe Oddone e il torrente Dora.
Quest’area, utilizzata per collocare la terra di scavo del passante ferroviario e di alcuni lotti di Spina 3 è stata oggetto di studio di un progetto di ricerca europeo in collaborazione con l’Università di Torino e di una sperimentazione di phytoremediation, ossia una bonifica tramite la pulitura della terra dai metalli pesanti attraverso l’utilizzo di alcune particolari tipologie di vegetazione; grazie a ciò si è potuto così individuare, ad esempio, le specie maggiormente adatte, le quantità di impianto ottimali, gli elementi inquinanti maggiormente assorbiti. L’innovativa tecnica, quindi potrà essere utilizzata anche in futuro per riqualificazioni analoghe.
“Al posto di una grande area industriale dismessa – sottolineano gli assessori all’ambiente e alle periferie, Alberto Unia e Marco Giusta – sulle rive della Dora, occupate per decenni dalle industrie pesanti di Fiat e Michelin, il parco Dora, progettato dal paesaggista tedesco Peter Latz, è uno dei primi parchi ex industriali italiani. Obiettivo del piano di riqualificazione, che si ispira agli omologhi parchi della Ruhr sorti su distretti ex industriali è stato, dunque, quello di trasformare in area verde, con alberi e prati, sentieri e aree giochi, mantenendo le tracce del passato industriale”.
L’opera di riqualificazione del Lotto Valdocco B prevede che verso il corso Principe Oddone sorgerà una collinetta belvedere alta circa 4 metri che offrirà punti di osservazione panoramici sulla basilica di Superga, la Dora e le Alpi, sviluppando il parco su due livelli dotati di rampe e gradini di accesso, oltre alla realizzazione di un corridoio verde di collegamento tra le due sponde della Dora, la risistemazione dell’area giochi già presente nel lotto realizzato in sponda destra e di una pista ciclabile lungo il fiume (da via Livorno a corso Principe Oddone).
Numerosi saranno i percorsi interni, con connotazioni differenti a seconda della pavimentazione utilizzata, quando possibile in simmetria con i percorsi dell’area Valdocco Sud, il tutto coordinato con la nuova segnaletica prevista dal progetto Iron Valley. Anche l’arredo del parco sarà coerente con i restanti lotti del parco già realizzati: gabbie metalliche riempite con pietre, recinzioni e parapetti metallici.
A fronte del necessario taglio di due magniolie e un pioppo cipressino, i trecento nuovi alberi che verranno piantati, sia nel parco che lungo l’asse di corso Mortara, sono stati scelti tra le specie che producono dei bei foliage in autunno e una fioritura primaverile abbondante, proprio per questo sono stati scelti ciliegi e peri da fiore (Prunus avium florepleno, Pyrus calleriana), liquidambar, liriodendri, ma anche noccioli di Costantinopoli (Corylus colurna). Inoltre, siepi di agrifoglio, cotoneastrum, calicanto, arbusti di forsizia creeranno una barriera verde lungo il corso della Dora, visibile dai due ponti di via Livorno e di corso Principe Oddone.
L’intervento non riguarderà solo la parte verde del parco, ma anche quella stradale di corso Mortara: sarà possibile accedere alle aree parcheggio fronte Snos con una parziale rettifica del suo tracciato e la realizzazione di una nuova rotonda in corrispondenza della passerella sulla Dora.
Raffaela Gentile