Streeen, Città di Torino e Museo Nazionale del Cinema organizzano le giornate torinesi di REWEND Cinema errante. Si tratta di un progetto nato dalla collaborazione fra la Rojava Film Commune, la piattaforma Streeen e l’archivio Ovni di Barcellona, per la promozione e distribuzione del cinema Kurdo in Europa ed è reso possibile grazie al Göteborg Film Fund, che premia i progetti più innovativi per la distribuzione cinematografica focalizzandosi, ogni anno, su diverse zone geografiche di particolare interesse culturale. Un programma che permetterà di conoscere il cinema e la cultura kurde attraverso i suoi protagonisti.
Appuntamento, questo pomeriggio, 7 aprile, alle 16,30 alla Mole Antonelliana e alle 20,30 al Cinema Massimo nell’ambito della rassegna cittadina Culture alla Mole, nata dalla collaborazione tra la Città di Torino e il Museo Nazionale del Cinema per celebrare le culture delle comunità che vivono a Torino.
Alle ore 16.30, nella sala del Tempio della Mole Antonelliana, è stato presentato il catalogo dei film della rassegna itinerante, prima pubblicazione internazionale sul cinema kurdo. A seguire si è esibito il Gruppo Rewend con musiche tradizionali kurde.
Alle 20.30, nella sala 3 del Cinema Massimo, saranno proiettati il lungometraggio Love in the Face of Genocide (52’ 2021) di Sêro Hindî e il corto Shadow of the Kurdish Mountain (22′ – 2018) di Azad Evdikê.
Love in the Face of Genocide esplora l’impatto della sofferenza, della religione e della differenza culturale sulle canzoni d’amore a Shengal e documenta come gli Yazidi mantengano la loro eredità e raccontino le loro storie di amore e dolore attraverso questi canti di sopravvivenza.
In Shadow of the Kurdish Mountain, il regista e fotografo Azad Evdikê, di Serêkaniyê, è ad Afrin con una carovana di artisti pochi giorni prima dell’attacco turco contro la città. Azad vive e racconta in presa diretta le ore che precedono l’invasione dei turchi e dei loro alleati jihadisti e la fuga di decine di migliaia di persone costrette a lasciare le loro case per sfuggire al massacro degli occupanti.
Sono inoltre graditissimi ospiti dell’intero evento i due registi Serif Cicek e Ersin Çelik. Il primo – nato nel 1992 ad Amed (Diyarbakir) nel Kurdistan settentrionale (Turchia) – nel 2017 e nel 2018 ha lavorato nella Comune del Cinema di Rojava nel nord della Siria (della quale è il rappresentante europeo), trasferendosi successivamente in Germania dove è stato regista e produttore per la Art Records Production, per la quale ha diretto e prodotto numerosi video musicali e programmi TV.
Serif, inoltre, ha da poco terminato il suo primo documentario “Prison or exile”, attualmente nelle sale europee.
Ersin Çelik – nato nel 1984 a Malatya, in Turchia – dopo la laurea ha fatto il reporter e il responsabile regionale delle notizie alla Dicle News Agency fino al 2010. Successivamente ha lavorato come montatore, cameraman e coordinatore presso Sim Production, continuando la sua professione di giornalista, autore di libri e regista di film nel Kurdistan siriano e iracheno.