Ieri pomeriggio la sala conferenze di Palazzo San Celso – Polo del 900 – era gremita di dirigenti e insegnati delle scuole dell’infanzia, primaria e medie che hanno partecipato al seminario “Gioco, culture, educazione… per una scuola possibile”.
L’iniziativa, promossa dall’assessorato all’Istruzione della Città di Torino, è stata l’occasione per approfondire le tematiche sulla relazione che intercorre tra gioco e cultura e sul ruolo dell’adulto nel favorire o limitare abilità creative volte a sviluppare una cultura ludica.
Molti studi, infatti, mostrano come le attività ludiche praticate a scuola sono certamente uno spazio di divertimento, ma anche fonte di apprendimento, un valido aiuto per la creazione di un “clima ludico” favorevole alla maturazione di atteggiamenti positivi nella vita sociale, come ha evidenziato nel suo intervento Gianfranco Staccioli, docente all’Università di Firenze e segretario nazionale della Federazione italiana dei Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva (C.E.M.E.A.).
Antonietta Di Martino, assessora all’Istruzione della Città di Torino ha sottolineato “l’importanza del gioco in tutte le sue forme, auspicando la diffusione della metodologia ludica nelle scuole perché aiuta a migliorare le relazioni e facilita l’apprendimento”.