Parte all’insegna dei festival la nuova stagione del Circolo dei Lettori, iniziata lo scorso 29 agosto.
Primo appuntamento nel weekend appena trascorso a Novara per il Festival “Scarabocchi. Il mio primo festival” giunto alla sua quinta edizione dal tema “In gioco: figure e parole” . Dal 29 settembre al 2 ottobre tocca a “Torino Spiritualità”, seguito – dal 1 al 4 dicembre – dal Festival del Classico.
Senza mai pretendere di dare risposte quanto, piuttosto di suggerire nuove domande, Torino Spiritualità nasce dal confronto di mondi diversi. Associazioni, Enti, istituzioni culturali, istituti di ricerca del territorio e nazionali collaborano ogni anno alla costruzione della manifestazione.
Quattro giorni di incontri, dialoghi, lezioni e letture per crescere insieme attraverso il confronto tra coscienze, l’incrocio di fedi e religioni provenienti da ogni parte del mondo. Ad accompagnare il cammino del pubblico sono filosofi, teologi, storici, scrittori, artisti, scienziati, personalità della politica e dell’economia, provenienti da tutto il mondo: voci capaci di offrire una pluralità di idee e prospettive.
Il tema scelto per l’edizione di quest’anno, la diciottesima, è “Pelle”, superficie profonda” dell’essere umano che, mentre nasconde, interroga il mistero tangibile che ognuno di noi costituisce. L’immagine scelta per quest’anno, un’antica roccia lavica segnata dalle tracce di un contatto improbabile e poetico, intende alludere proprio a questa infinita ricchezza di incontri di cui la nostra epidermide è testimone e soglia alcuni effimeri, altri durevoli come fiori cristallizzati per sempre nella pietra.
“Ma nel suo essere soglia, la pelle rinvia anche all’interiorità che nasconde,- come dice il poeta Paul Valery,- secondo cui non ci sarebbe nulla nell’uomo di più profondo della pelle nel confine esterno che scopriamo ciò che siamo, perché è lì sulla superficie che le cose si espongono alla luce. Anche quelle che siamo soliti definire dello spirito”.
di Antonella Gilpi