“In ascolto” è la nuova rubrica di AFC. Una serie di incontri tra i vertici della Società pubblica del Comune che gestisce i servizi cimiteriali con i cittadini che presentano un reclamo, per migliorare insieme il servizio prendendo in considerazione i loro suggerimenti.
Ad inaugurare l’iniziativa il signor Claudio Gavazzoni, pensionato di 63 anni con una vita trascorsa in giro per il mondo per lavoro che ha raccontato la sua esperienza. A Gennaio, al cimitero Parco, dopo aver fissato l’appuntamento per l’estumulazione del suocero per avvicinarlo alla moglie, ha atteso 50 minuti davanti al loculo, al freddo, senza ricevere alcuna comunicazione.
Gavazzoni aveva inviato una lettera in cui, con toni pacati, esprimeva tutto il disappunto e l’amarezza della sua famiglia per aver aggiunto fatica emotiva a una situazione già di per sé dolorosa, ma esprimendo anche un atteggiamento costruttivo, facendo delle proposte per migliorare l’accoglienza. Il presidente di AFC, Roberto Tricarico decide di convocarlo e avviare “In ascolto”, un confronto con la cittadinanza per affrontare insieme le criticità del cimitero.
A riceverlo, l’intero Consiglio di Amministrazione, l’Amministratore Antonio Colaianni con la consigliera Anna Merlin e i responsabili dei vari settori, che dopo avergli fatto le scuse e ascoltato, hanno spiegato le cause del ritardo nell’effettuare l’estumulazione e la traslazione del suocero nella sepoltura vicino alla coniuge: tra cui essere sotto organico, personale a casa in malattia, con gli stessi operatori che sono dovuti intervenire anche per tumulare un feretro di grosse dimensioni per cui vi sono state difficoltà nell’introdurlo nel loculo. Gavazzoni si è dimostrato comprensivo, ma ha ribadito il senso di abbandono provato al cimitero e ha fatto una serie di proposte per migliorare l’accoglienza e la comunicazione con i cittadini, come: degli spazi con tavolino, sedie e distributore di bevande per l’attesa; informazione con cartelli e rendering nei complessi in cui vi sono le estumulazioni in corso o dei lavori di riqualificazione e soprattuto la presenza umana, anche con volontari, per accogliere e fare da ponte con gli uffici e gli operatori.