Festa della musica

Il 21 giugno alle 10.30 all’auditorium Vivaldi vi sarà un doppio concerto su iniziativa della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e dell’Educatorio della Provvidenza per partecipare alla Festa della Musica 2022.
La proposta musicale dell’Educatorio vede protagonisti sul palco giovani e straordinari interpreti, che già eccellono fra i virtuosi della classica. Il programma spazia dagli ori del Barocco alla musica contemporanea.
Nel secondo concerto a cura del Maestro Natalie Preziosi verranno eseguiti il suo “Concerto per violino e orchestra” con il “Violinconzert” di Tchaikcvsky, la musica da camera e la suite dei suoi balletti con la musica di Mozart, Vivaldi e altri.
La Festa della Musica nacque in Francia grazie ad un iniziativa del Ministero della Cultura francese dell’epoca guidato da Jack Lang.
Questo progetto ha iniziato la sua storia grazie soprattutto all’intuizione di tre figure carismatiche del partito socialista: Christian Dupavillon, architetto e amico del Ministro della Cultura; Maurice Fleuret, critico musicale e neo Direttore della Musica e Jack Lang, nuovo capo della Rue de Valois.
Tutto comincia nell’inverno 1981-1982, quando Fleuret presenta a Dupavillon una nota dove sostiene che la nuova politica musicale del paese dovrebbe tener conto di un dato rilevante: i francesi posseggono più di 5 milioni di strumenti musicali.
Dopo un anno di riflessione ed esitazioni, il governo prende dunque la decisione di dare “una festa della musica”, nazionale, popolare e gratuita.
Il 21 giugno 1982 tra le 20,30 e le 21, la prima “Fete de la Musique” viene lanciata la manifestazione doveva durare una mezz’ora, in realtà quella mezz’ora è stata ampiamente superata, i musicisti furono invitati a esibirsi gratuitamente per le strade, nelle piazze, nei giardini, nelle corti, nei musei, nei castelli e anche negli ospedali e nelle case di riposo.
In meno di vent’anni la Festa diventa un avvenimento mondiale e uno dei simboli dell’unione culturali tra i Paesi e i Popoli.
Info: Auditoium Vivaldi, piazza Carlo Alberto 3.

Di Antonella Gilpi