Fino a domenica 13 novembre Biennale Tecnologia, il festival ideato dal Politecnico di Torino, sarà protagonista con tantissimi appuntamenti.
Saranno i “Principi” i protagonisti della seconda edizione della Biennale Tecnologia, la prima iniziativa di carattere internazionale interamente dedicata al rapporto tra la tecnologia, l’uomo e la società che dal 2019 – con l’edizione zero del festival- vuole far riflettere sulle grandi sfide che una società a tradizione fortemente tecnologica è chiamata necessariamente ad affrontare nel suo futuro.
Dopo l’edizione del 2020, quest’anno la Biennale tornerà dal 10 al 13 ta parlare al proprio pubblico- comunità politecnica, le scuole, i media, i decisori politici e la cittadinanza – in una formula collaudata che vedrà alternarsi oltre 100 appuntamenti tra lezioni, dialoghi, incontri, dibattiti, mostre, spettacoli, tutti distribuiti nelle sedi principali del Politecnico in corso Duca degli Abruzzi e del Castello del Valentino, ma anche negli spazi del Circolo dei Lettori e delle Officine Grandi Riparazioni.
Il programma si snoda lungo tre filoni, ciascuno dei quali rappresenta un particolare significato del termine “Principi”.
Si inizia con “I Fondamenti”, intesi come presupposti di qualsiasi disciplina, sia essa tecnica, giuridica, economica o di altro genere: sono le conoscenze preliminari, essenziali, generative.
In quest’ambito si svilupperanno temi quali la democrazia e i diritti in relazione alla tecnologia, il lavoro, la sanità, l’istruzione.
Il secondo filone è quello dei “Nuovi Inizi”: si tratta dei principi che descrivono la società che una comunità desidera costruire, come quelli contenuti nella Dichiarazione dei diritti e dei principi digitali proposta dalla Commissione europea all’inizio del 2022.
Sono quelle convinzioni che mirano a far trovare l’accordo tra le parti avverse e rappresentano i semi dei pensieri che alimentano le decisioni verso la loro realizzazione.
Sostenibilità, nuovi modelli di sviluppo economico, tecnologie e politiche per una mobilità innovativa e, più in generale, riflessioni sull’universo giovanile e la direzione che assumerà la nostra società tecnologica sono i temi che saranno toccati dai numerosi appuntamenti del programma inseriti in questo filone.
Ultima chiave di lettura dei “Principi” è la sua eccezione di “Principi attivi”, che costituiscono l’essenza della tecnologie farmaceutiche.
Qui il concetto vuole essere usato per alludere a tutte le tecnologie che abilitano azioni, comportamenti e pensieri innovativi, che contribuiscono a curare i malesseri della società e a migliorarne la qualità.
In senso allargato, le tecnologie che non si limitano a essere nuove ma che sono adottate come importanti innovazioni si possono concepire come “principi attivi” lanciati in un sistema e capaci di abilitare importanti effetti per la vita umana e per il pianeta: la transizione digitale, i materiali intelligenti, le tecnologie per l’energia, gli algoritmi, i robot e l’intelligenza artificiale sono solo alcuni degli esempi di argomenti che saranno affrontati nel programma in questa accezione.
Il Circolo dei Lettori contribuisce alla Biennale Tecnologia con alcuni appuntamenti.
Si inizia venerdì 11 novembre alle 11 con “Per le persone nei luoghi: le infrastrutture di comunità. Alle 15 tocca a “Dati di valore”. “Cina:le piattaforme e il partito” è alle ore 18.
Sabato 12 novembre alle 11 : “Un duce “moderno”: il controverso rapporto tra fascismo, scienza e tecnologia”. Alle 15: “Lo Spazio tra tecnologia, economia e geopolitica”.
Domenica 13 alle 11 :”Plasmare la materia: dalla natura divina alla sapienza dell’arte nella cultura giapponese”. Termina alle 15,30 con “Archeologia del futuro. Per una cultura digitale a scuola”.
Di Antonella Gilpi