Fino al 22 settembre alle Ogr sarà possibile visitare l’esposizione “Naturecultures: Arte e Natura dall’Arte povera a oggi. Dalle collezioni della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT al Castello di Rivoli”.
La mostra è organizzata da OGR Torino e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con il contributo straordinario della Fondazione CRT e il supporto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che, dal 2000, arricchisce e valorizza il patrimonio culturale e artistico del territorio in una dimensione internazionale.
Gran parte delle opere sono della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, acquisite tra il 2000 e il 2021 e nel primo nucleo della raccolta del 2000 troviamo la collezione privata della leggendaria gallerista Margherita Stein, che si faceva chiamare “Christian” Stein.
L’esposizione consentirà di ammirare gli artisti dell’Arte Povera che alla fine degli anni sessanta, indagavano la realtà dell’esperienza fisica e incanalavano nelle loro opere l’energia invisibile che scorre nel mondo. Usavano tecniche elementari e materiali comuni per superare la separazione tra natura e artificio e rendere percettibile una consapevolezza corporea del mondo sensibile.
Con le loro opere hanno anticipato l’ecologia contemporanea.
Trent’anni più tardi, dalla fine degli anni novanta, il cambiamento climatico causato dallo sfruttamento delle risorse energetiche e il conseguente surriscaldamento del pianeta hanno cambiato il mondo. Gli artisti a livello globale sono diventati negli anni duemila documentaristi e attivisti, denunciando crimini sociali e ambientali. Tra i capolavori in mostra figurano “La venere degli stracci” 1967 di Michelangelo
Pistoletto, opera cult della ‘counterculture negli anni Sessanta che ha anticipato le tematiche del riciclo dei materiali; e “L’Albero di 11 metri! 1969-98 di Giuseppe Penone, che rivela la forma dell’albero da una trave industriale scolpendo attorno ai nodi,; fino a “The Sovereign Forest” 2012 di Amar Kanwar, che denuncia forme di ingiustizia climatica e sociale e a un nuovo alfabeto generato da un algoritmo in
“Adjacent Possible” 2021 di Agnieszka Kurant, creato con pigmenti batterici.
La mostra, quindi, sottolinea i temi cardine della contemporaneità, in linea con i punti dell’Agenda 2030: dal cambiamento climatico allo sviluppo sostenibile, al più ampio discorso dell’ecologia, attraverso la ricerca artistica creiamo opportunità di incontro e apriremo spazi di dialogo, con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico sempre più ampio e favorire consapevolezza e riflessione collettiva sulle sfide del presente.
Da maggio a settembre un ricco programma di eventi collaterali curati dal Castello di Rivoli, in collaborazione con la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, consentirà al pubblico di approfondire le tematiche della mostra: il rapporto arte/ecologia, la biodiversità, la nascita dell’Arte Povera, le nuove frontiere del collezionismo. Previste, in particolare, visite guidate con i curatori della rassegna, talks, escursioni al di fuori dei confini fisici di Ogr insieme ai maggiori interpreti dell’Arte Povera, e ilconvegno internazionale “Climate PTSD” con espeti da tutto il mondo che si confronteranno sugli effetti post traumatici dei cambiamenti climatici.
Info: OGR Torino / Binari 1 e 2, corso Castelfidardo 22 , www.ogrtorino.it
Ingresso : Giovedì e venerdì 12-20
sabato e domenica 10-20
ingresso gratuito
di Antonella Gilpi