Amiat è…: questo il titolo scelto per la campagna di comunicazione istituzionale di Amiat Gruppo Iren presentata oggi a Palazzo Civico e che sarà on air nei primi quindici giorni di ottobre.
Amiat è… è un ulteriore tassello di un più ampio progetto di comunicazione dedicato a celebrare nel 2019 i 50 anni di vita dell’azienda e che ha già coinvolto la città con una serie di eventi, fra tutti l’esposizione “50 anni di Amiat in mostra”, tenutasi lo scorso mese di maggio nei locali della Sala Mostre della Regione Piemonte nella centralissima piazza Castello.
Attraverso sei semplici icone, che corrispondono ai diversi soggetti creativi, la campagna evidenzia le caratteristiche peculiari di Amiat e la tipologia di servizi che l’azienda offre ai cittadini, frutto di una storia e di una evoluzione tecnologica, culturale e sociale vissute in contemporanea con lo sviluppo di Torino.
Il messaggio è immediato e semplice, per poter parlare ad un pubblico vasto ed eterogeneo, dagli adulti ai bambini (comprese le comunità straniere) e la grafica è pulita e lineare.
Le attività Amiat citate nella campagna sono sei, scelte sia tra le più conosciute dai cittadini che tra quelle forse meno note alla popolazione, ma fondamentali per comunicare la complessa natura di Amiat: la raccolta differenziata, l’igiene urbana, la raccolta dei rifiuti ingombranti, i servizi per la viabilità invernale, le analisi di laboratorio e l’innovazione tecnologica.
La creatività – come il logo dedicato ai 50 anni – è frutto della collaborazione dell’azienda con il Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design, in particolare con il Corso di Studi in Design Innovation Lab coordinato dal Prof. Paolo Tamborrini. Gli studenti hanno elaborato una proposta finalizzata ad evidenziare non solo i servizi che Amiat eroga, ma anche i valori che l’azienda esprime con il proprio operato.
La campagna, che ha ottenuto il Patrocinio della Città di Torino, viene declinata su diversi canali così da raggiungere una molteplicità di pubblici e prevede 7 circuiti di affissioni statiche (per un totale di quasi 2200 manifesti 140X200), 420 tabelle esterne sui mezzi di trasporto pubblico e quasi 50 spazi nelle stazioni della metropolitana cittadina.
Sono state inoltre pianificate 20 uscite tabellari sui principali quotidiani nazionali (nelle edizioni locali) e sulle più diffuse testate locali.
Per quanto riguarda il web, saranno on line alcuni banner sui principali siti dedicati all’informazione regionale che rimanderanno ad una landing page dedicata che si propone di approfondire le informazioni su ciascuno dei servizi citati, evidenziando numeri ed elementi che lo caratterizzano.
Nella creatività della campagna si fa riferimento anche a Taurino Netturbino, la mascotte Amiat nata nell’ambito delle iniziative legate al Cinquantesimo, ma pensata per proseguire la propria attività di sensibilizzazione anche negli anni successivi.
Nata dalla penna di un dipendente Amiat, che è anche disegnatore di fumetti, la mascotte è stata concepita in primis per rivolgersi ai bambini: Taurino è un simpatico portavoce aziendale che vuole ricordare – ad ogni evento o iniziativa – che la raccolta differenziata e, in generale, la cura dell’ambiente non vanno mai dimenticate.
Da un punto di vista operativo, infatti, tra gennaio e settembre 2019 il servizio di raccolta differenziata porta a porta è stato esteso ad ulteriori 80 mila torinesi (rispettivamente nei quartieri di S. Rita ed Aurora); inoltre, in queste settimane è in fase di attivazione il quartiere San Paolo (30 mila abitanti) che sarà seguito a cavallo fra il 2019 ed il 2020 dal quartiere Cenisia (ulteriori 38 mila attivazioni).
Anche l’innovazione tecnologica è stata tra le protagoniste di questi primi nove mesi del 2019: nelle scorse settimane è stata infatti avviata una sperimentazione di una nuova modalità di raccolta rifiuti nell’area di corso Traiano che prevede per ogni nucleo famigliare una tessera elettronica personale che permette di conferire, con accesso controllato, i propri rifiuti in una ecoisola assegnata posizionata sul territorio.
Alcuni giorni fa, infine, grazie al forte interessamento di Amiat e del Gruppo Iren, è stata avviata a Torino la prima sperimentazione di prevenzione del river litter in un grande nucleo urbano con il progetto il Po d’aMare, ovvero l’installazione sul fiume Po (fra i ponti Vittorio Emanuele I ed Umberto I) di barriere per l’intercettazione di rifiuti galleggianti.