di Mariella Continisio
Questa mattina erano quattrocento nell’Aula Magna allestita alla Cavallerizza gli allievi delle scuole primarie cittadine per l’inaugurazione del programma che l’Ateneo ha messo in campo nell’ambito del progetto Bambine e Bambini un giorno all’Università.
Sono stati accolti dal rettore Gianmaria Ajani e dal prorettore Elisabetta Barberis e hanno dialogato informalmente su cosa sia l’università e sulle ragioni della loro presenza in questo spazio suggestivo che per due secoli ha ospitato le Scuderie del Re e ora aula universitaria. Gli studenti in erba, per nulla intimoriti dalla toga cerimoniale indossata da Ajani e Barberis, hanno parlato in un linguaggio chiaro e appropriato: una competenza che non è sfuggita al rettore, il quale ha espresso il suo apprezzamento agli insegnanti, seduti in aula con ragazzi. E rivoltosi a questi ultimi, salutandoli, li ha esortati: “Conservate questa conoscenza della lingua anche quando sarete più grandi. Il cellulare è uno uno strumento che certamente non arricchirà il vostro vocabolario. Con il suo slang non migliorerà il vostro vocabolario”. Poi grazie alle animazioni e ai giochi proposti Federico Luzzati, ricercatore del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi dell’Università e dell’Istituto di Neuroscienze Cavalieri Ottolenghi (Nico), i ragazzi sono entrati nel mondo della scienza, anzi del cervello. Con lo spettacolo “C’era una volta un neurone!” hanno scoperto come funziona il nostro encefalo e che cosa ci distingue dagli altri esseri viventi, a cosa serve e come funziona.
L’edizione 2015, giunta al terzo anno, ha confermato il successo del progetto tra i ricercatori che aderiscono all’iniziativa con laboratori e percorsi didattici per le classi e le scuole torinesi. Sono, infatti, 296 le richieste avanzate da 166 classi di 61 istituti scolastici: “Purtroppo non potremo esaudirle tutte” hanno spiegato gli organizzatori, anche se la durata dell’iniziativa è stata estesa ad aprile e maggio, la conclusione era prevista per marzo. In questi mesi saranno coinvolti 3.100 studenti e insegnanti, 90 tra docenti, ricercatori e dottorandi dell’Ateneo.
Bambine e Bambini un giorno all’Università è un’iniziativa promossa dalla Città di Torino in collaborazione con Università, Politecnico, Conservatorio Statale “Giuseppe Verdi”, IAAD – Istituto d’Arte e Design Applicati, Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, con il Centro Interuniversitario Agorà Scienza. Il progetto è nato per avvicinare i piccoli allievi delle scuole primarie al mondo della ricerca scientifica e tecnologica. Sono trentadue le attività proposte da Dipartimenti, Musei e Archivi dell’Ateneo e degli Istituti di ricerca coordinati dal Centro interuniversitario Agorà Scienza per questa terza edizione.
Per informazioni sui percorsi didattici proposti è possibile consultare il sito web della Città all’indirizzo www.comune.torino.it/crescere-in-citta/un-gi