E’ entrato in funzione oggi poco dopo le 13 l’ultimo tratto dal Lingotto al confine con Moncalieri della linea 1 della metropolitana, con le due nuove stazioni Italia 61 e Bengasi. Circa 2 chilometri che si stima possano far crescere i passeggeri di circa 6 milioni l’anno, il 12,5% in più, togliendo dalle strade cittadine 10 mila veicoli.
“Dal primo giorno abbiamo voluto puntare sul trasporto pubblico locale che deve essere competitivo e alternativo all’auto privata”, ha sottolineato la sindaca Chiara Appendino, presente al taglio del nastro insieme all’assessora alla Mobilità della Città Maria Lapietra, all’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, all’amministratore unico di Infra.To Massimiliano Cudia e al direttore generale Gtt, l’azienda del trasporto pubblico locale, Gabriele Bonfanti.
“Un’opera che contribuisce alla visione di sviluppo di quest’area – ha ricordato Gabusi – Abbiamo necessità di ridare fiducia al trasporto pubblico, che ha fatto un grosso lavoro in questo periodo per servire tutte le persone che hanno necessità di muoversi – ha proseguito -. Oggi diamo a Torino una infrastruttura solida e importante non solo per i torinesi”.
Soddisfatto Massimiliano Cudia di Infra.To – cha ha pur riconosciuto i disagi causati dal lungo cantiere e si è impegnato “dalla prima settimana di maggio ad asfaltare il tratto di via Nizza fra le due stazioni”.
Con l’apertura al pubblico di quest’ultimo tratto Gtt “conta di portare in metro, superata la pandemia, 50 mln di persone l’anno”. Ad affermarlo il direttore generale, Gabriele Bonfanti che ha ricordato come prima del Covid “la metro prima trasportasse 43 milioni di viaggiatori l’anno su un traffico complessivo di 200 milioni di viaggi. Queste due nuove stazioni – ha concluso – sono anche il segno della rinascita della città”.