Qualche giorno fa, con un intervento coordinato dal Reparto di Polizia di Prossimità della Polizia Municipale che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di vari Enti, si è conclusa in maniera positiva una drammatica vicenda di disagio sociale e di sicurezza pubblica. Al 7° piano di un palazzo di proprietà di ATC, ubicato in corso San Maurizio, è stato svuotato un appartamento dove erano state accumulate circa 10 tonnellate di stracci, masserizie e oggetti di ogni genere.
La vicenda ha avuto inizio a seguito di un reclamo di convivenza civile da parte di alcuni residenti che lamentavano precarie condizioni igienico sanitarie e disturbi condominiali provenienti dall’appartamento degli inquilini residenti all’ultimo piano.
Successivamente un’ulteriore segnalazione è pervenuta alla Polizia Municipale proveniente, questa volta, da uno dei due inquilini dello stesso appartamento, nonché assegnatario dell’alloggio, contro la propria convivente. L’uomo, oltre a denunciare difficoltà a condurre una vita normale in casa a causa della presenza di accumuli di materiale portati dalla donna, ha segnalato anche preoccupanti condizioni igienico sanitarie e difficoltà relazionali ed emotive nella gestione della convivente.
A quel punto gli agenti del Reparto di Prossimità hanno offerto immediata assistenza all’anziano settantottenne di nazionalità italiana e hanno attivato tutti i soggetti competenti, tra cui i Servizi Sociali, il Centro di Salute Mentale, l’Asl e l’ATC per far fronte alle richieste di aiuto dell’uomo.
Col passare dei giorni la situazione è andata peggiorando e l’uomo si è rivolto nuovamente alla Polizia di Prossimità con un’altra richiesta di aiuto perché, a causa del costante accumulo di rifiuti, non riusciva più a muoversi all’interno dell’alloggio mentre, la presenza di blatte e il fetore dell’aria all’interno dell’ambiente, lo costringevano a passare le giornate fuori casa e le notti in automobile.
Gli uffici amministrativi del Comune, viste anche le preoccupazioni espresse dai tecnici di ATC circa il sovraccarico del materiale depositato sulle solette, ha immediatamente emesso un’Ordinanza di sgombero contingibile urgente.
Nei giorni scorsi, considerata la gravità della situazione e l’inottemperanza dell’Ordinanza, il Reparto di Prossimità e il Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale, hanno coordinato l’intervento di sgombero coatto al quale hanno partecipato, a causa delle minacce verbali della signora di voler far saltare in aria l’edificio mediante l’apertura del rubinetto del gas, anche i Vigili del Fuoco, una squadra dell’Italgas, il personale del 118, oltre ai tecnici dell’ATC.
Nell’arco di tre giorni, con l’utilizzo di una piattaforma e un autocompattatore, sono state sgomberate circa 10 tonnellate di roba, compresi i mobili che sono stati smaltiti come rifiuti in quanto pieni di insetti e contaminati dalle uova delle blatte che avevano invaso tutto l’appartamento.
Una volta sgomberato, l’appartamento è stato disinfestato e sanificato.
L’inquilina, una signora di nazionalità italiana di 57 anni con disturbi psichici, è attualmente ricoverata all’Ospedale Molinette nel reparto di psichiatria, mentre l’uomo, ora ricoverato in una struttura ospedaliera per il trattamento post covid, rientrerà, non appena possibile, nell’appartamento di cui è assegnatario.