Un nuovo tassello del progetto europeo proGIreg (productive Green Infrastructure for urban regeneration – www.progireg.eu) ha visto la luce questa settimana: due grandi giardini verticali sono stati posti in opera a rivestimento della Casa di Ospitalità Notturna di corso Tazzoli 76, struttura abitativa della Città di Torino che accoglie le persone senza dimora. Un intervento che darà nuova vita all’edificio e porterà benessere ai suoi fruitori, puntando tutto sul verde e sui suoi effetti ambientali, psicologici e di cura.
Il progetto europeo proGIreg vede Torino protagonista italiana per l’applicazione di NBS (Nature Based Solutions) nella rigenerazione urbana di alcune aree del quartiere Mirafiori.
Tra i numerosi interventi in fase di realizzazione nel biennio 2020-2021, la Città di Torino ha previsto un totale di 100 mq da realizzarsi in pareti verdi. Con un approccio di co-design e in una prospettiva di inclusione sociale, sono stati coinvolti tutti i possibili portatori d’interesse per individuare le aree più adatte a questo intervento per caratteristiche di tipo urbanistico e sociale. Anche grazie alla facilitazione dell’equipe coordinata da Elena Comino e Cristian Campagnaro, professori presso il Politecnico di Torino, partner del progetto proGIreg, si è arrivati a individuare la Casa di Ospitalità Notturna di corso Tazzoli 76, gestita per conto del Comune di Torino – Servizio Adulti in difficoltà – da Stranaidea Impresa Sociale Onlus, e l’Istituto Comprensivo “A. Cairoli” di via Torrazza Piemonte 10 che ospita una scuola primaria e una secondaria di primo grado.
“Si tratta di un intervento che si inserisce nelle attività di implementazione del piano di Resilienza Climatica di Torino – afferma Alberto Unia, Assessore all’Ambiente della Città di Torino – in cui le soluzioni green avranno un ruolo sempre più centrale per l’adattamento del tessuto urbano e del costruito ai nuovi scenari climatici. Opere come questa massimizzano i servizi ecosistemici di regolazione della temperatura urbane, favorendo la biodiversità e proteggendo gli edifici dall’irraggiamento solare abbassandone costi e consumi energetici”.
“L’innovazione non deve stravolgere il territorio, ma rigenerarlo restituendolo in maniera partecipativa ai cittadini – spiega Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino -. Il coraggio e la visione di una città risiede proprio nel ridisegnare i propri spazi partendo dalle necessità dei cittadini di oggi ma valorizzando le opportunità dei cittadini di domani.”
L’intervento appena concluso, progettato dal Servizio Urbanizzazioni della Città, consiste in due giardini verticali realizzati con il sistema in vasca VP-MODULO progettato e installato dall’azienda Verde Profilo Srl la cui soluzione tecnologica è risultata la più performante in termini di efficienza di gestione della risorsa idrica e facilità di manutenzione. Nella selezione delle essenze botaniche, a cui ha collaborato anche l’Università di Torino nel proporre specie che possano favorire la biodiversità, l’azienda ha privilegiato piante erbacee perenni e graminacee che garantiranno un effetto rigoglioso già dalla prossima primavera senza tuttavia richiedere una cura frequente.
L’idea alla base del progetto è stata quella di unire la necessità di un intervento migliorativo sull’edificio a un vero e proprio progetto di carattere sociale imperniato sull’utilizzo del verde come elemento di valore aggiunto; in un momento così particolare, durante il quale gli ospiti della struttura passano molte ore del giorno nelle proprie stanze, poter dare loro un contesto più accogliente e di qualità è sembrato un elemento di particolare importanza.
A monitorare l’intervento anche ARPA Piemonte che grazie all’installazione dei propri sensori sarà in grado di comparare i dati sul comfort termico dell’edificio prima (misurazioni di agosto 2020) e dopo l’installazione delle pareti verdi. Ci si aspetta che la schermatura operata dai giardini verticali porti a un sensibile miglioramento dei dati ambientali e di comfort.
Altrettanto importante è stata la collaborazione con la cooperativa Stranaidea che ha in gestione la struttura e che da anni promuove i propri programmi di inclusione sociale e sviluppo di competenze, anche attraverso attività incentrate sulla cura e la coltura del verde.
A breve partiranno anche i lavori per il giardino verticale all’interno dell’Istituto Comprensivo “A. Cairoli”, in collaborazione con il Servizio Edilizia Scolastica della Città; questa volta si tratterà di una grande parete verde indoor il cui scopo sarà stimolare un rapporto nuovo e quotidiano dei bambini con la natura.
Grazie a questi interventi diffusi il quartiere Mirafiori Sud consolida la sua identità “green” e diventa un vero e proprio laboratorio a cielo aperto di soluzioni innovative basate sulla natura.