Divieto di fumo in giardini, parchi e altre aree verdi con giochi per i bambini e negli spazi attrezzati per lo svolgimento di attività sportive.
E’ quanto definito da una delibera – proposta dall’Assessore all’Ambiente e approvata oggi dal Consiglio Comunale dopo il parere positivo della Sesta Commissione e dalla Consulta per l’Ambiente e per il Verde – attraverso una modifica dell’articolo 85 del Regolamento del Verde pubblico e privato della Città che disciplina anche i comportamenti per i frequentatori di parchi e giardini.
La decisione tiene conto della frequente presenza di adulti fumatori che accompagnano i bambini nelle aree gioco. Viene assunta al fine di tutelare la salute dei più giovani, trasmettere messaggi corretti e favorire la convivenza nelle aree cittadine attrezzate per il gioco dei bambini, ambienti aperti ma ben circoscritti e delimitati.
Si estendono così i divieti e le limitazioni già esistenti nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici, previsti dalla legislazione nazionale del 2003, e dalle modifiche introdotte nel 2016 recanti disposizioni a maggior protezione dei minori, in particolare con divieti finalizzati a migliorare la vivibilità anche negli ambienti aperti.
A seguito di un emendamento presentato dai consiglieri Mensio e Fornari è fatto inoltre divieto di introdurre contenitori di vetro nelle aree gioco, nell’ottica di tutelare i bambini e i frequentatori abituali anche al di fuori dell’orario canonico di frequentazione e di apertura.
“il provvedimento nasce dalla necessità di perseguire una città più vivibile e pulita, a misura di tutti i suoi abitanti, con particolare attenzione ai bambini – dichiara l’Assessore Alberto Unia – che potranno così giocare, divertirsi e crescere in spazi salubri e protetti dai rischi provocati dal fumo passivo. Evitiamo anche che nelle aree gioco vengano gettati a terra mozziconi, che oltre a essere dannosi per l’ambiente possono finire nelle mani dei più piccoli. E inoltre scoraggiare comportamenti – conclude Unia – che possano incentivare in futuro abitudini scorrette e stili di vita poco sani”.
Ai trasgressori sarà applicata una sanzione amministrativa da 50 a 300 euro, così come disposto dall’articolo 87 dello stesso Regolamento.