Diventerà operativo entro la fine dell’estate il progetto di revisione delle linee del trasporto pubblico presentato oggi in Sala Colonne di Palazzo Civico da Gtt, Agenzia per la Mobilità Piemontese e Città di Torino.
Per quella data entreranno in servizio 9 linee con percorsi prevalentemente nuovi e un nuovo numero identificativo, mentre 19 linee subiranno parziali modifiche al tracciato funzionali ad un migliore servizio, ma manterranno il numero di riferimento.
Il progetto proseguirà poi fino al 2023 e consentirà di aumentare i km gestiti con mezzi su rotaia, tram e metropolitana attraverso investimenti infrastrutturali (metro a Bengasi, nuove linee tranviarie, nuovi tram) il cui iter è già stato avviato.
“ L’obiettivo è ambizioso – ha sottolineato l’amministratore delegato di Gtt, Giovanni Foti – migliorare la performance del servizio in termini di velocità e frequenza e aumentare la sua competitività rispetto all’uso del mezzo privato.”
Il progetto nasce su basi numeriche molto solide I percorsi e le frequenze delle nuove linee sono stati ricavati da un’analisi dei dati degli spostamenti reali dei cittadini di Torino e Provincia forniti dall’ultima indagine IMQ dell’Agenzia per la Mobilità e da quelli registrati attraverso le celle telefoniche TIM. Grazie a questi dati sono state tracciate le principali direttrici di spostamento, le cosiddette “linee di desiderio” dalle quali è stato possibile progettare la revisione delle linee e dei percorsi.
Alla clientela sarà offerto un servizio integrato e basato su una rete gerarchica e suddivisa in 3 gruppi: le 17 “linee di forza” trasporteranno il maggior numero di persone ed avranno la frequenza più alta (la media degli intervalli di passaggio dai 7’ minuti attuali scenderà a 6’30”); le “linee di completamento” saranno 34, caratterizzate da percorsi più brevi ma più capillari (l’intervallo medio di passaggio scende da 11’40” a 10’40”); le “linee di estensione” verso la prima cintura, pensate per la città estesa (l’intervallo medio di passaggio scende da 22’55” a 21’50”).
Già nella prima fase di attuazione si otterranno 10 collegamenti diretti oggi non esistenti tra significativi punti di Torino e della prima cintura e saranno migliorati i tempi di percorrenza su altri 11 percorsi .
Dal punto di vista della comunicazione si sono attuate alcune strategie per agevolare il passaggio alle nuove abitudini da parte degli utenti. Le diverse tipologie di linee saranno differenziate per colore; questo renderà più facile la loro identificazione. Color magenta le “linee di forza”, color blu le “linee di completamento”, color verde le “linee di estensione”.
Tutte le paline di fermata saranno riprogettate nella parte grafica e informativa con l’uso del codice colore che consentirà un’immediata riconoscibilità delle linee; obiettivo della revisione è migliorare la leggibilità e la visibilità a distanza delle informazioni di fermata, con particolare riguardo anche alle persone ipovedenti.
La numerazione delle 9 nuove linee non impiegherà numeri già attualmente utilizzati; le 19 linee che subiranno modifiche non strutturali (inferiori al 40% del tracciato) come già detto manterranno l’attuale numerazione, così come le 67 linee che rimarranno invariate. In un’ottica di semplificazione si uniformeranno i percorsi delle linee feriali e festive.
L’avvio del progetto sarà supportato da una campagna di comunicazione che avrà l’obiettivo di coinvolgere in modo positivo gli utenti finali e aiutarli a gestire le prime fasi del cambiamento.
Il lavoro presentato oggi è durato quasi due anni, in cui si sono svolte più fasi di confronto, in sede di Agenzia, anche con i Comuni della cintura che rientrano nel contratto di servizio Urbano e Suburbano gestito da Gtt.
Le proposte rappresentano quindi una base operativa consolidata che, nel corso del prossimo mese, sarà al vaglio del Consiglio Comunale (attraverso le commissioni competenti), delle Circoscrizioni che vorranno conoscere i dettagli del progetto, dei Comuni della cintura attraverso apposite riunioni in Agenzia.
Grazie a una rete più aderente alle reali necessità di spostamento delle persone si stima a regime un incremento del numero di passeggeri (da 260 a oltre 270 milioni/anno), con i benefici conseguenti in termini di riduzione dell’inquinamento (- 12 ton/anno di CO2). La frequenza media di passaggio, anche grazie ai provvedimenti sulla estensione della corsie semaforiche e la priorità semaforica già in attuazione sulle linee tranviarie, aumenterà dell’8%. I tempi medi di spostamento dall’origine alla destinazione finale si ridurranno del 6%.