Da alcuni anni, la Chiesa valdese e la Comunità ebraica di Torino ricordano la stagione dello Statuto albertino (le lettere patenti del 17 febbraio 1848 per i valdesi ) e il regio decreto del 29 marzo stesso anno per gli ebrei, che concesse ai sudditi e alle suddite di religione valdese ed ebraica i diritti civili, pur senza prevedere nulla in ordine alla libertà religiosa.
Questa consuetudine trae le sue radici dalla tradizione delle chiese valdesi che ogni anno ricordano con gioia e riconoscenza quell’evento e memori dell’importanza dei diritti civili, organizzano, nei giorni intorno al 17 febbraio (giorno della firma da parte dell’allora re Carlo Alberto di Savoia Carignano delle lettere patenti per i valdesi), una serie di eventi volti alla riflessione sulla libertà e sui diritti, soprattutto quelli negati. Negli ultimi anni tali eventi sono stati organizzati e condotti dalle due comunità religiose e dal Centro Culturale Protestante di Torino.
Nella settimana della libertà (quella intorno al 17 febbraio) sono previsti eventi per riflettere sul sempre attuale tema dell’antisemitismo.
Giovedì 13 febbraio alle ore 18 nella Casa valdese, in Corso Vittorio Emanuele II 23, e prevista una conferenza pubblica sul tema “Antisemitismo e musica”, con la partecipazione del prof. Enrico Fubini.
Nel pomeriggio di domenica 16, sempre nella Casa valdese, è organizzato il convegno “No all’antisemitismo, un impegno senza fine”, con la partecipazione di Betti Guetta (CDEC Milano Osservatorio Nazionale sull’Antisemitismo), Claudio Vercelli (esperto di Storia del Novecento e dei totalitarismi) e Maurizio Molinari (direttore de La Stampa). Modererà l’incontro Federico Vercellone, docente universitario e presidente del Centro Culturale Protestante torinese.
Al termine del convegno sarà offerto alla cittadinanza uno spettacolo di e con Piero Nissim.
Il 16 e il 17 febbraio verrà proiettato sulla Mole Antonelliana il messaggio: “Valdesi ed Ebrei: No all’antisemitismo”.