Le celebrazioni per la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo che si svolge a Torino da oggi e fino al 12 febbraio, è cominciata questa mattina al Sermig con l’inaugurazione della mostra “essere || non essere. Vittime civili di guerre incivili”, a cura di Romina Guidelli e Daniele Arzenta, che raccoglie oltre 70 opere pittoriche realizzate da studenti di tutta Italia in occasione del concorso per le scuole dello scorso anno scolastico.
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina e la sindaca di Torino Chiara Appendino, insieme al presidente dell’associazione nazionale vittime civili di guerra, Giuseppe Castronovo, hanno visitato per primi la rassegna che resterà aperta fino a mercoledì 12 febbraio. La mostra è affiancata da “Torino e la Guerra”, esposizione di immagini del sistema di difesa civile della città durante la Seconda Guerra Mondiale, a cura delle architette Elena Imarisio, Letizia Sartoris e di Michele Sforza del Centro di documentazione del comando Vigili del Fuoco di Torino, con l’esperienza della realtà virtuale dei bombardamenti del 1940 a cura dell’associazione culturale Manitoba.
Al termine l’incontro con gli studenti, circa trecento nella grande sala dell’Arsenale della Pace, che hanno partecipato al concorso nazionale per le scuole ‘Tante guerre, un’unica vittima: la popolazione civile’.
Nel suo saluto ai ragazzi la ministra Azzolina ha ricordato l’importanza della nostra Carta fondamentale. “Dobbiamo imparare dalla nostra bellissima Costituzione e abbiamo il dovere di preservare la pace tutti i giorni. Voi ragazzi siete cittadini di oggi e di domani che devono essere portatori sani dei valori della Costituzione, come il ripudio della guerra”. “Questa giornata – ha concluso – è anche per riflettere sulle guerre di oggi che ci dicono che l’uomo non ha ancora appreso l’insegnamento della storia“.
La sindaca ha posto l’accento sulla memoria e su quanto ogni singola persona può fare. “Sono convinta del potere della comunità e sono certa che una comunità unita, che non ha paura dell’altro può cambiare le sorti. Ciascuno di noi, in qualche misura, è responsabile di ciò che avviene, non è chiamato a fare grandi cose, ma una cosa dobbiamo farla, aprire gli occhi. Essere nati dalla parte giusta del mondo ci dà maggiore responsabilità“.
Infine sono stati premiati gli studenti, a cui è stata consegnata una targa, che hanno partecipato al concorso nazionale per le scuole, promosso dall’Anvcg e ministero dell’istruzione ‘Tante guerre, un’unica vittima: la popolazione civile’, suddiviso nella sezione video – al primo posto la terza F, I.C. Fermi di Rimini, seguita dalla sezione terza H, IC Tommasone –Alighieri di Lucerna e terza A, IC 3 Forli e nella sezione storie – vincitore Dario Casula, IC Gorizia di Gorizia, seguito da Gaia Callegher, IC Moratti di Fivizzano e Michelle Zagato, IC Gorizia di Gorizia.
Il Parlamento italiano ha istituito all’unanimità questa giornata, il 1 febbraio di ogni anno, con l’intento di conservare la memoria delle vittime civili dei conflitti di ieri e per attirare l’attenzione sul grave dramma umanitario che vivono le popolazioni civili vittime delle guerre e dei conflitti di oggi.
La manifestazione è stata promossa dell’associazione nazionale vittime civili di guerra, con la collaborazione del ministero dell’Istruzione e del Sermig e i patrocini della Camera dei Deputati, della Commissione Europea, del ministero degli Affari Esteri e della Città di Torino.
Mariella Continisio